Villa d'Almè inaugura la nuova sede
ma la guardia medica resta ad Almenno

Un'inaugurazione non delle più felici. Lo si intuiva dalle espressioni corrucciate del sindaco di Villa d'Almè, Giuseppina Pigolotti, a colloquio informale con Pierluigi Capolino, responsabile del Distretto Asl «Valle Brembana-Valle Imagna» sabato mattina prima della benedizione e del taglio del nastro alla sede dei servizi sanitari e assistenziali dell'Asl e dell'Azienda ospedaliera di Treviglio.

L'orgoglio del Comune per aver ristrutturato da cima a fondo lo stabile in via Roma (un tempo accoglieva l'ex Municipio, ndr) con un investimento di 500 mila euro è stato rabbuiato dalla decisione dell'Azienda sanitaria di togliere dal paese il servizio della guardia medica e di stabilizzarlo ad Almenno San Salvatore dove era stato portato, sembrava temporaneamente, durante i lavori alla sede villese.

Se nei discorsi ufficiali non è trapelato nulla sul destino della guardia medica, le preoccupazioni di Pigolotti di vedersi portar via dal paese il servizio sono state altresì confermate dietro le quinte dell'inaugurazione da Capolino. «L'intenzione dell'azienda - ha spiegato il responsabile - è di mantenere il servizio di guardia medica all'interno della struttura residenziale dell'Opera Pia “Rota” di Almenno San Salvatore in analogia con altre guardie mediche. Pensiamo, per esempio, a quella inserita nella casa di riposo di Piazza Brembana oppure all'interno dell'ospedale di San Giovanni Bianco. Si tratta di una linea aziendale che vuole far sì che la guardia medica, là dove possibile, sia inserita in strutture di carattere sociosanitario».

I motivi sono diversi. «Uno senz'altro - riprende Capolino - riguarda l'accessibilità dell'utenza e la sicurezza per i medici in merito alla continuità assistenziale fermo restando che il principio di attività fondamentale che interessa il medico di guardia è la domiciliarità. Infatti il medico di guardia, chiamato dal paziente nelle ore in cui non è disponibile per convenzione il medico di medicina generale, deve recarsi a domicilio per far fronte alle richieste di intervento».

Alla domanda se non sarebbe più comodo mantenere il servizio a Villa d'Almè così come è sempre stato Capolino ha risposto: «Siccome la guardia medica va a domicilio non c'è nessuna difficoltà a partire da pochi chilometri da Villa d'Almè per svolgere il servizio». Diventa quindi definitivo il trasloco avvenuto otto mesi fa. «Anche perché in questo periodo - conclude Capolino - non ci è stata segnalata nessuna tipologia di disservizio».

Pigolotti non ha in mano nulla di ufficiale «nonostante le numerose sollecitazioni per avere una risposta certa». In questi giorni ha scritto una lettera indirizzata all'Asl per ottenere un responso chiarificatore sulla questione. «Intendo esprimere il mio disappunto e il mio rammarico - scrive Pigolotti - per la mancanza di comunicazione relativamente al servizio di guardia medica nonostante abbia chiesto più volte di poter conferire con la direzione».

«Trovo inaccettabile che dopo aver fatto un notevole investimento sulla struttura, accogliendo tutte le richieste di adeguamento avanzate, compresi interventi specifici funzionali alla guardia medica (videocitofono, bagno per disabili e riscaldamento separato), corra voce che il servizio non ritorni a Villa d'Almè. Ritengo anche imbarazzante e spiacevole non saper dare spiegazioni in merito ai cittadini che me le chiedono».

All'inaugurazione era presente anche Francesco Locati, direttore medico dell'ospedale di San Giovanni Bianco, che ha garantito che i servizi dell'azienda ospedaliera di Treviglio localizzati in via Roma saranno tutti mantenuti.
 Bruno Silini

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