Cronaca
Sabato 03 Aprile 2010
A un anno dalla morte di Cavagna
i colleghi lo ricordano a L'Aquila
Nove vigili del fuoco del comando provinciale di Bergamo partiranno per L'Aquila martedì 6 aprile per partecipare a una cerimonia in ricordo di Marco Cavagna, il collega morto per un infarto mentre stava intervenendo a favore dei terremotati.
I pompieri, due dei quali erano nella stessa squadra di Cavagna il giorno della tragedia, parteciperanno a una messa nella tenda che sostituisce la chiesa della frazione di Sant'Elia. Anche a Bergamo, il 6 aprile alle 18.30, si terrà una messa in ricordo di Cavagna al comando provinciale di via Codussi.
Marco Cavagna, vigile del fuoco di Treviolo morto d'infarto appena giunto in Abruzzo dopo il terremoto, ha ricevuto una medaglia d'oro alla memoria dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Alla memoria di Cavagna, l'estate scorsa, era stato consegnato un premio ai familiari anche in occasione della Festa dello Statuto della Regione Lombardia: una medaglia d'oro al valor civile.
Valore che aveva già dimostrato nella sua carriera di vigile del fuoco: aveva già ottenuto una medaglia d'argento per aver salvato nel '97 un ragazzo intrappolato nel crollo di un edificio ad Albano Sant'Alessandro. Marco Cavagna abitava a Treviolo in via Galetti con la moglie e i figli Lorenzo, di 10 anni, e Francesca di 6. La sua prima esperienza nei vigili del fuoco fu nel 1979 con il servizio di leva, poi nel gennaio del 1982 venne assunto nel Corpo nazionale a tutti gli effetti: 27 anni di servizio che hanno visto Marco Cavagna tante volte impegnato in zone colpite da terremoti, frane o alluvioni.
Aveva la qualifica di «caposquadra esperto» e quella in Abruzzo era la sua dodicesima missione: tra le tante emergenze a cui aveva partecipato ci sono quelle per il terremoto in Irpinia nel 1980 e in Umbria nel '97, e per le alluvioni della Valle Brembana e della Valtellina. Negli anni si era specializzato nel soccorso «Speleo alpino fluviale» e nella ricerca di persone tra le macerie di edifici crollati: proprio in forza dell'esperienza maturata aveva subito accolto l'opportunità di partire per l'Abruzzo a fianco dei colleghi bergamaschi. Ma durante la missione, colpito improvvisamente da un infarto appena giunto a destinazione, ha trovato la morte.
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