Sorisole, l'assessore disabile:
Al pregiudizio risponderò coi fatti

Giorgio Bonfanti, 20 anni, è il nuovo assessore alle Politiche giovanili e allo Sport del Comune di Sorisole scelto dal sindaco Stefano Gamba. E' uno dei più giovani assessori in Bergamasca. Al primo anno di giurisprudenza è campione italiano in carica sui 50 e sui 100 metri “stile libero” di nuoto per disabili, all'interno della rosa dei 23 atleti di interesse nazionale. Tesserato alla PHB nel maggio 2009 ha vinto un bronzo durante un meeting internazionale a Berlino.

A causa di una serie di errori medici prima, durante e dopo il parto è sulla sedia a rotelle da vent'anni. Una situazione non degenerativa, ma permanente. L'Eco di Bergamo lo ha intervistato. Ecco un'anticipazione.

Come è nato il sodalizio con il sindaco Stefano Gamba?
Ci piacemmo subito durante un'assemblea dove compresi le finalità e i valori di “Progetto Comune”, il gruppo che ha candidato Gamba come sindaco. In seguito definimmo un mio impegno concreto.

Come hai affrontato l'accusa a Gamba di strumentalizzare la tua disabilità e il pregiudizio della gente che tu non potessi essere all'altezza del ruolo di consigliere e ora di assessore? In modo naturalissimo poiché la mia disabilità non è un problema. Il problema sta in chi lo riconosce come tale. Gamba ha voluto dare risalto ai miei vent'anni e al mio impegno sportivo. Essere giovane e sportivo sono ragioni più che sufficienti per candidarmi. Infine il fatto che i disabili possono fare politica per me, Gamba e il nostro gruppo è un fatto scontato.

Tuttavia in campagna elettorale qualcuno s'è preoccupato più della tua “carrozzina” che dei problemi del paese. Cosa rispondi? Risponderò con i fatti e con il mio impegno concreto. E' il modo migliore per difendersi da certi pregiudizi che le persone che mi conoscono non hanno. Vedono, al contrario, una maturità superiore a quella dei miei coetanei per quello che è il mio background, la mia storia personale, al di là della mia disabilità.

I tuoi obiettivi nei prossimi cinque anni?
Non parlerei di “miei” obiettivi, ma di “nostri”. Senza entrare nel concreto l'intenzione è di potenziare le polisportive (non solo da un punto di vista del sostegno economico) ma soprattutto di promuovere l'importanza che la lora attività ha nella formazione educativa dei giovani. Per quanto riguarda le Politiche giovanili siamo stanchi di sentire che i giovani sono delle scatole vuote. Faremo di tutto per far emergere il loro desiderio di protagonismo. La mia candidatura è una testimonianza in tal senso.

L'intervista integrale su L'Eco di Bergamo in edicola venerdì 16 aprile

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