Delitto di Mozzo: condanna definitiva per il marito. Arrestato

Torna d’attualità il caso della morte di Gemma Lomboni, la casalinga di 55 anni di Mozzo il cui cadavere venne trovato nel garage di casa a Mozzo appeso a una corda agganciata a una trave. Nella serata di ieri i carabinieri del comando provinciale di Bergamo hanno arrestato il marito, ex artigiano 74enne, che è stato condannato a 22 anni di carcere dalla Corte di Cassazione con l’accusa di aver ucciso la moglie.La vicenda risale al 28 giugno del 1994, quando nella cantina della villetta in cui viveva l’uomo, allora 60enne, con la moglie e il figlio allora 30enne, venne ritrovato il corpo della donna: sembrava si fosse tolta la vita.I carabinieri sospettarono un tentativo di sviare le indagini: l’autopsia accertò che in realtà la vittima, depressa e con problemi, era stata prima strangolata e poi appesa. La vicenda giudiziaria ha attraversato tutti i gradi di giudizio finché, nuovamente sottoposta al vaglio della suprema Corte, è stata confermata la tesi della pubblica accusa, con l’emissione - ieri - di un ordine di carcerazione a carico dell’uomoda parte della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di MilanoIl provvedimento èstato così immediatamente eseguito e l’arrestato è stato portato nel carcere di Bergamo: deve scontare la pena definitiva di 22 anni di reclusione (ridotti a 19 per l’indulto) per il reato di omicidio volontario. Il figlio risulta invace al momento ancora ricercato.(12/12/2008)

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