Verdellino, assalto al portavalori nel deposito Bofrost. Bottino ingente

La malavita ha inaugurato oggi a Verdellino una nuova tecnica per rapinare i furgoni blindati, tecnica che ha fruttato un bottino di 480 milione di euro ma che ha lasciato sul campo due guardie giurate ferite, fortunatamente in modo non grave. Invece tentare l’assalto per strada correndo il rischio - come è già successo anni fa in via Martinella a Bergamo - di scatenare un conflitto a fuoco, i banditi hanno fatto irruzione nella sede di un’azienda e hanno aspettato, nascosti, l’arrivo del furgone blindato che doveva ritirare i soldi.

È andata così questa mattina negli uffici della Bofrost, specializzata nella vendita casa per casa di prodotti surgelati. Intorno alle 11 ben sette malviventi, armati di mitra e pistole, hanno fatto irruzione nell’azienda che si trova in via degli Anedari: hanno bloccato i cinque dipendenti, quattro uomini e una donna, li hanno legati e rinchiusi negli uffici. Poi, nascosti, hanno aspettato l’arrivo del furgone blindato della North East Service, il servizio portavalori di un’azienda di Padova incaricata di ritirare i contanti.

Quando i tre vigilantes sono entrati alla Bofrost, non sospettando l’imboscata, hanno aperto le porte del furgone: a quel punto è scattata la trappola. I rapinatori li hanno immediatamente disarmati, e un tentativo di reazione è costato ferite alla testa e a una mano a due guardie giurate: l’autista del furgone portavalori è ricoverato sotto osservazione al policlinico di Zingonia per un trauma cranico; il suo collega è stato medicato alla mano e dimesso. I sette complici hanno travasato i sacchi pieni di soldi su un furgone Ducato e sono fuggiti. Il furgone - risultato rubato - è stato trovato in tarda mattinata sulla strada Francesca, dove si presume che la banda avesse lasciato altri mezzi pronti per la fuga.

Il bottino è stato quantificato in 480 milioni di euro. Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Treviglio e di Bergamo.

(12/12/2003)

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