Quattro aziende bergamasche coinvolte in un’indagine della Procura di Crema

Quattro aziende bergamasche coinvolte in un’indagine della Procura di CremaCi sono anche quattro società bergamasche con sede a Ranica, Stezzano e Trescore Balneario, nell’elenco delle diciassette aziende per le quali si è accertato uno sodalizio con Pietro Zaghen, il direttore della filiale di Pianengo (in provincia di Cremona) della Banca di credito cooperativo che tra il 1991 e il 2001 con varie operazioni illecite «soffiò» alla sua banca circa 84 miliardi di lire.

Zaghen venne accusato di riciclaggio, truffa e appropriazione indebita. Tra le ditte coinvolte nella vicenda e il funzionario - deceduto due anni fa - ci fu uno scambio reciproco di denaro, beni e utilità di provenienza illecita e investimenti. Gli interessati beneficiavano di rilevanti vantaggi economici.

La vicenda è stata resa nota questa mattina alla Procura di Crema dal procuratore della repubblica Benito Melchionna, nel corso di una conferenza stampa dove è stata illustrata l’operazione «Caveau», la cui indagine preliminare è stata dichiarata definitivamente conclusa.

Complessivamente Sandro Zaghen ingannò circa duecentosettanta clienti, a cui sottrasse ingenti quantità di denaro. Coinvolti nella vicenda sono risultati amici, imprenditori e personale dipendente della banca, oltre alle diciassette aziende tra cui le quattro bergamasche.

12/07/2003

Su L’Eco di Bergamo del 13/07/2003

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