Cronaca
Venerdì 30 Aprile 2010
Treviglio, negli uffici dell'Anagrafe
telecamera nascosta in un muro
Una telecamera nascosta scoperta per caso nell'ufficio anagrafe, in verità un po' datata, scuote da una settimana il palazzo comunale di Treviglio. Tutto ha avuto inizio venerdì scorso, quando alcuni dipendenti comunali l'hanno notata in un muro.
La telecamera è risultata un vecchio modello e collegata a un monitor e a un registratore, che sono stati a loro volta ritrovati, poco dopo, nascosti sul soppalco dell'Anagrafe. Chi l'ha trovata si è chiaramente sorpreso, perché nemmeno sospettava la presenza dell'impianto e ha subito avvertito il segretario comunale e direttore generale del comune, Roberto Carbonara, e i rappresentanti sindacali, visto che lo Statuto dei lavoratori vieta che i dipendenti vengano filmati, di nascosto o palesemente, durante la loro attività.
Ma per fortuna non era affatto così. Gli accertamenti hanno infatti permesso di appurare che dovrebbe trattarsi di un impianto installato nel 1997 dopo il furto di ben 10.500 carte d'identità rubate da ignoti che si erano introdotti di notte nell'ufficio e poi evidentemente dimenticato da chi l'aveva messo lì. E comunque non avrebbe mai funzionato, perché sembra che dovesse entrare in funzione (ma ancora anni fa, ormai non più) soltanto in caso di intrusione notturna dei ladri. L'attuale Amministrazione non era comunque a conoscenza della presenza della telecamera, così come i due precedenti sindaci, Giorgio Zordan (in carica dal 2001 al 2006) e Luigi Minuti (dal 1988 al 2001), che hanno confermato di non sapere nulla. Quindi chi l'aveva collocata? Probabilmente non si saprà mai.
Mercoledì il segretario Carbonara ha presentato denuncia contro ignoti ai carabinieri, che hanno posto sotto sequestro l'impianto. Marino Mariani, coordinatore delle rappresentanze sindacali del comune, presenterà invece una denuncia all'Ispettorato del lavoro.
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