La replica di Sacbo: Atto dovuto
Rispettate le misure di sicurezza

Dopo la email dell'attore Yoon Cometti che si lamentava del trattamento ricevuto all'aeroporto di Orio al Serio, è arrivata la risposta di Sacbo. «Siamo sorpresi di leggere sul sito web de L'Eco di Bergamo il racconto del sig. Yoon Cometti. Il rispetto delle norme che presiedono alla sicurezza è una prerogativa di tutti gli aeroporti e l'identificazione del passeggero un atto dovuto. All'Aeroporto di Orio al Serio transitano ogni anno milioni di passeggeri, di ogni nazionalità e provenienza, senza che nessuno abbia mai lamentato compartamenti discriminatori.

Va precisato che l'omessa dicitura del cognome sulla carta d'imbarco comporta di per sé l'impossibilità di essere chiaramente identificati ed ammessi a bordo. Lo prevedono, per l'appunto, le norme sulla sicurezza, che all'Aeroporto di Orio al Serio vengono fatte rigorosamente rispettare, senza eccezioni.

Nel caso specifico, il sig. Yoon Cometti si è presentato al gate alle ore 22.09, ad imbarco già chiuso. L'orario entro cui avrebbe dovuto presentarsi all'imbarco del volo in partenza alle 22:15 per Roma è fissato alle 21:45 come riportato sulla carta d'imbarco. Risulta che i due addetti al gate abbiano suggerito al passeggero di effettuare il cambio del nominativo per avere la possibilità di essere riprotetto sul volo successivo dell'indomani mattina. Mai avrebbero potuto suggerire di apporre a penna il cognome mancante in quanto procedura inammissibile.

Il passeggero è stato assistito con la consueta professionalità ed educazione dal personale Sacbo che, dopo aver ribadito le ragioni e le alternative possibili, lo ha invitato a lasciare il terminal partenze dove, a conclusione delle operazioni di imbarco, non è consentito sostare».

L'attore, informato della replica, resta comunque fermo sulle dichiarazioni contenute nella lettera inviata.

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