Romano, si stringono i tempi
per il ripristino dell'ospedale

A quaranta giorni dall'incendio che aveva devastato il tetto della parte vecchia dell'ospedale di Romano, proseguono i lavori di bonifica e sistemazione della struttura, rivolti soprattutto al completo ripristino dell'attività sanitaria.

A quaranta giorni dall'incendio che aveva devastato il tetto della parte vecchia dell'ospedale di Romano, proseguono i lavori di bonifica e sistemazione della struttura, rivolti soprattutto al completo ripristino dell'attività sanitaria.

Il fuoco divampato la mattina del 22 marzo aveva in pochi minuti avvolto l'intera copertura della storica ala ospedaliera, minacciando anche la parte più moderna del nosocomio, punto di riferimento per il territorio della Bassa bergamasca orientale. Ancora qualche mese e il vecchio ospedale tornerà come prima, rinnovato completamente nel tetto distrutto, ma anche ripulito e decontaminato in tutti i suoi reparti.

Le macerie del tetto e l'odore acre del fumo nei reparti rimasti danneggiati, sono solo un lontano ricordo. Ora i lavori di bonifica proseguono a ritmo serrato come evidenziato con soddisfazione dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Treviglio, Cesare Ercole: «Il tetto sta per essere predisposto nella sua struttura in legno e nei reparti continua la pulizia e soprattutto la decontaminazione, che abbiamo affidato a una ditta specializzata. Questa è un'operazione importantissima – ha sottolineato Ercole – per consentire che l'ambiente interno torni ad essere salubre».

Intanto l'attività sanitaria nell'ospedale di Romano è ripresa quasi regolarmente. Esiste solo una limitazione dei posti letto nel reparto di medicina, danneggiato nell'incendio, insieme al day e week surgery. Sono infatti per ora 33 i posti letto disponibili, contro gli abituali 64. L'attenzione dell'azienda ospedaliera di Treviglio verso le sorti del nosocomio romanese rimane comunque alta.

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