Pippo, Chiara, Branda e Pina:
i muli degli alpini sono già arrivati

In occasione delle adunate nazionali degli alpini non passano mai inosservati, perché si presentano sempre qualche giorno prima e in compagnia dei loro amici: si chiamano Pippo, Chiara, Branda, Pina, Moro e Bruno. Sono i sei muli degli alpini del gruppo Gennaro Sora di Foresto Sparso che, nella mattinata di domenica, hanno sfilato dal piazzale della Malpensata fino all'accampamento allestito su un terreno privato di via Berlendis.

Un modo, questo, per rievocare un legame speciale nato fin dall'ottocento tra questi animali e le penne nere,«Ci sono innumerevoli storie che riguardano i muli e gli alpini – racconta Gennaro Bellini sindaco di Foresto Sparso e alpino nel 1977 a Merano -. Tutte testimoniano la simbiosi che esisteva tra il conducente e il suo mulo che, per la sua notevole capacità di resistere alla fatica, era usato come bestia da soma su terreni impervi. Questo binomio, già da diversi anni, è praticamente scomparso perché i muli sono stati tolti dalle caserme. Noi teniamo vivo questo ricordo e abbiamo gradito l'accoglienza molto calda della gente di Bergamo».

«Quando l'Adunata entrerà nel vivo i nostri muli parteciperanno attivamente alla sfilata – annuncia Michele Ranghetti, l'alpino 77enne più anziano del gruppo con 30 Adunate sulle spalle condivise sempre con lo stesso gruppo -. Custodisco i muli già dal 1992, sempre in compagnia di Guido Freti, la penna nera con cui condivido da sempre queste fantastiche esperienze».

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