Paratico: cade in una piscina
bimbo di 3 anni muore annegato

Tre anni, un'età di giochi ed esplorazioni per il bambino. E sicuramente erano queste le curiosità che hanno spinto il piccolo Carlo Umberto Sarzi Amadè ad arrampicarsi sulla scaletta della piscina in giardino. Voleva dare uno sguardo a quel grande contenitore misterioso, forse recuperare un pallone che spuntava solitario dal bordo. Non poteva sapere che giunto all'ultimo gradino lo attendeva una trappola terribile.

È scivolato sul telo che copriva la piscina dove si era depositata dell'acqua piovana. Pochi centimetri d'acqua ma che gli sono stati fatali: il piccolo è morto affogato. Tutto si è accaduto a Paratico, il paese bresciano a due passi da Sarnico, in un pomeriggio soleggiato che invitava ad uscire all'aperto. La disgrazia si è consumata domenica poco dopo le 13,30 in via dell'Assunta, nei pressi del Centro «Verdelago».

Secondo quanto confermato dai carabinieri di Capriolo (Bs) intervenuti per ricostruire la dinamica dell'accaduto, il piccolo che si trovava nel giardino dell'abitazione di famiglia, una villetta a due piani con due appartamenti occupati dai genitori e dalla nonna. Il bambino era in giardino in compagnia della sorella Sofia di sette anni. All'improvviso e per cause ancora non chiarite, Carlo è salito sui quattro gradini della scaletta che consente l'accesso alla piscina prefabbricata esterna, piazzata nel giardino sul retro dell'abitazione.

Sono bastati pochi attimi e poi è entrato o forse scivolato all'interno della vasca. La piscina circolare è alta un metro e mezzo - lunga circa otto metri di lunghezza e larga quattro metri - ed era coperta da un telone di colore verde. Carlo è rimasto intrappolato dal telone dove si era accumulata dell'acqua piovana: il suo peso ha creato un avvallamento dove si è raccolta l'acqua stagnante. In tutto non più di 30 centimetri d'acqua, sufficienti per non dare scampo a un bambino di tre anni.

«Ad accorgersi che era successo qualcosa di grave è stata proprio la sorellina Sofia con la quale Carlo stava giocando - racconta con le lacrime agli occhi lo zio Andrea, 33 anni -. Mia mamma Franca (nonna del bimbo, ndr) stava controllando i due bambini ed era entrata un attimo in casa. Quando è uscita e non ha visto Carlo ha cominciato a chiamarlo. È stata proprio Sofia a dire di averlo visto salire sulle scale della piscina».

Sono trascorsi pochi terribili istanti di preoccupazione finchè la nonna guardando oltre il bordo della piscina ha scoperto che si era avverata la peggiore delle ipotesi: Carlo era morto annegato. Immediata la richiesta di soccorso al 118, che ha inviato da Capriolo un'ambulanza medicalizzata. Ma il personale sanitario, dopo i tentativi di rianimare il piccolo Carlo, non ha potuto fare altro che prendere atto del decesso. Il magistrato competente non ha ritenuto necessario disporre il sequestro della salma e già nel pomeriggio è stata allestita la camera ardente nell'abitazione di famiglia.

Al momento della tragedia i genitori, papà Oscar e mamma Rossella, erano al lavoro. La coppia, conosciuta e stimata nel Basso lago, da molti anni gestisce il «Bar Caffè Centrale» in piazza XX settembre a Sarnico. La notizia della disgrazia si è diffusa rapidamente in zona già ieri pomeriggio e ha suscitato grande commozione a Sarnico e Paratico. «Siamo vicini a Oscar e Rossella - ha voluto commentato il sindaco di Sarnico Franco Dometti -, sono persone simpatiche, stimate e professionalmente capaci. È una tragedia che colpisce e addolora tutta la nostra comunità».

Tantissime le persone che hanno fatto visita di ieri alla famiglia del piccolo Carlo. A molti è capitato di lanciare uno sguardo su quella fatale piscina dove galleggiava un pallone bianco e nero che forse aveva suscitato la curiosità del piccolo e sui giocattoli rimasti lì nel giardino. Uno scenario silenzioso e irreale, quasi in attesa delle risate spensierate di un bimbo di soli tre anni. I funerali di Carlo Umberto si terranno martedì a Paratico, nella chiesa parrocchiale dell'Assunta con inizio alle 15. Lunedì sera è prevista una veglia funebre, con inizio alle 18.
 Luca Cuni

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