Seriate-Cene, nessun pericolo
«ma difformità con il progetto»

La stabilità della superstrada Seriate-Nembro-Cene non è in pericolo, ma è necessario compiere verifiche periodiche perché durante i test sono stati trovati pali di rinforzo più corti e più sottili di quelli previsti dal progetto, o armature non realizzate a regola d'arte. A spiegarlo, durante l'udienza del processo sulle presunte irregolarità e presunti guadagni illeciti nella realizzazione dei viadotti, sono stati i tre esperti che nel corso delle indagini preliminari sulla vicenda furono incaricati dalla procura di eseguire le verifiche sulle strutture.

Davanti al giudice Lucia Graziosi sono stati ascoltati come testimoni del pm Giancarlo Mancusi Paolo Simonini, docente del Dipartimento di Ingegneria all'Università di Padova; l'ing. Luigi Bonera di Brescia; e Giulio Maternini, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Brescia. I tre consulenti, nel 2006, fecero dei controlli a campione sulle strutture della nuova superstrada. «Durante i controlli – ha spiegato Simonini – abbiamo rilevato che alcuni pali erano di lunghezza e spessore diverso da quelli indicati nel progetto». «In particolare all'altezza del ponte canale – ha proseguito l'ingegner Bonera – i micropali erano quasi del tutto assenti o avevano spessori difformi dal progetto».

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