Piancamuno, muore in uno schianto
il figlio dell'ispettore capo Rubrichi

Aveva 36 anni, e la sua vita è stata stroncata in un terribile istante nello schianto della sua moto contro un'auto. La tragedia è avvenuta a Piancamuno, in provincia di Brescia, venerdì sera poco dopo le 21,20. A perdere la vita Gianluca Rubrichi, figlio dell'ispettore capo Raffaele Rubrichi, comandante della Polizia stradale di Seriate vent'anni fa, ora in pensione. Sull'auto invece c'era una bergamasca di 19 anni che abita a Endine Gaiano: è uscita illesa dall'incidente, ma sotto choc.

A nulla per il 36enne è servita la corsa all'Ospedale di Esine: è morto pochi minuti dopo. Separato e con una figlia di 6 anni, Gianluca Rubrichi viveva a Cortefranca.

Teatro della tragedia il bivio di Piancamuno, dove la statale 42 interseca via Dossi, vicino al bivio di Montecampione. Ai carabinieri del nucelo radiomobile di Breno, intervenuti sul posto per i rilievi di legge, il difficile compito di ricostruire l'accaduto.

Stando alle prime ricostruzioni e alle testimonianze degli automobilisti in transito sembra che il 36enne, a bordo della sua Ducati, stesse viaggiando in direzione di Pisogne. Superato di pochi metri il semaforo che interseca la statale 42 proprio in prossimità del passaggio a livello di via Dossi (da qui la rampa di accesso alla superstrada) la motocicletta ha trovato sulla propria direzione di marcia la Mercedes condotta dalla giovane bergamasca.

L'impatto è stato violentissimo, il motociclista è caduto rovinosamente a terra dopo aver colpito con il corpo il cristallo dell'auto. La moto è carambolata pericolosamente per diversi metri sull'asfalto. Stando alle prime testimonianze, sembra che il motociclista avesse superato sulla destra alcune macchine in sosta al semaforo e che alla vista dell'auto in transito abbia tentato di frenare bruscamente.

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