Cologno apre la porta
al Gruppo Lombardini

Colpo di scena nella vicenda del polo logistico da 110.000 metri quadrati che il gruppo Lombardini vorrebbe insediare a Urgnano nell'area della cascina Spina, e che da 15 mesi si trova in una situazione di stallo per la spaccatura che si è creata all'interno della maggioranza targata Pdl-Lega Nord (con il Pdl guidato dal sindaco Venceslao Testa, determinato ad avere l'insediamento sul proprio territorio, e la Lega, con a capo il vicesindaco Giuseppe Rossi, contraria).

Torna infatti in pista il Comune di Cologno al Serio, che già due anni fa era in trattativa con il gruppo bergamasco per avere il polo logistico nell'area agricola della cascina Palazzo, dove il Pgt del Comune guidato dal leghista Roberto Legramanti aveva previsto la trasformazione dell'area in produttiva. Ad annunciare la volontà di riavere nuovamente l'insediamento è lo stesso primo cittadino, che sottolinea come sull'ipotesi ci siano già stati incontri con il presidente della Provincia Ettore Pirovano che vedrebbe di buon occhio la scelta.

«La disponibilità di Cologno c'è sempre stata – evidenzia Legramanti – nonostante negli ultimi due anni la situazione si sia arenata per il contenzioso sorto con la Provincia sul Pgt ma che ora, con il cambio al vertice di via Tasso, stiamo superando». La Provincia era infatti ricorsa al Tar dopo che il Comune aveva respinto la sua osservazione negativa sulla trasformazione dell'area della cascina Palazzo (oltre 600.000 metri quadrati, 100.000 dei quali occupati dai capannoni di un'azienda avicola intensiva: situazione molto simile a quella di Urgnano), ritenendola in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale che ne aveva attribuito una rilevanza ambientale e paesaggistica. Ma il Tar aveva respinto il ricorso evidenziando come il piano provinciale non fosse ancora stato adeguato alla nuova disciplina normativa e che quindi il parere negativo sul Pgt non poteva essere considerato vincolante.

«Per evitare un ricorso al Consiglio di Stato – spiega il sindaco di Cologno – la Provincia si è detta disponibile ad attuare un accordo di programma che coinvolga anche Urgnano, per discutere la possibilità di insediare il polo Lombardini nel nostro comune, dove l'area è molto più ampia e già inserita nel Pgt, e dove, soprattutto, c'è una maggioranza politica pronta a votarlo». Secondo Legramanti l'ubicazione di Cologno potrebbe risolvere i problemi di viabilità lungo la Cremasca per entrambi i comuni e a questo proposito lancia una proposta. «Noi siamo disposti a rinunciare a parte degli standard di qualità richiesti al privato – sottolinea – per cederli a Urgnano, affinché possa finanziare la sua circonvallazione Ovest, la cui realizzazione sarebbe comunque stata legata al polo Lombardini. Per quanto riguarda Cologno, invece, potremo realizzare la nostra circonvallazione a Sud, che collegherà anch'essa la Cremasca con la Francesca aggandosi alla futura tangenziale di Morengo, liberando così il traffico pesante da entrambi i paesi, nell'attesa che venga realizzata la nuova 591».

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