L'ex chiesa di Sant'Agostino
si rifà il loo: ponteggi sulla facciata

L'ex chiesa di Sant'Agostino si rifà il look a 360 gradi. Da qualche giorno al cantiere per la sistemazione degli interni si è affiancato infatti quello per la facciata. Su i ponteggi e al lavoro. A disposizione ci sono 500 mila euro stanziati nel Pop, niente a che vedere, almeno sul piano formale, con il milione e mezzo di euro stanziato per gli scavi archeologici e il rifacimento dell'impiantistica che sono ormai a buon punto, ma comunque due interventi legati dalla comune finalità: conservare e restituire ai cittadini quel prezioso monumento che è l'ex chiesa di Sant'Agostino.

«Si tratta – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli – della pulizia e del consolidamento della facciata che è di un'arenaria delicatissima. Già in passato gli interventi non erano mancati e l'ultimo aveva riguardato il rinforzo tramite anelli metallici delle colonnine. Quello in programma ora è più complessivo e riguarderà la facciata nella sua interezza. Difficile fare previsioni sulle tempistiche: questo genere di interventi presenta sempre incognite difficilmente conciliabili con i cronoprogrammi».

Nel frattempo proseguono anche i lavori all'interno. Scoperte archeologiche a parte – sono state rintracciate 180 sepolture risalenti a un periodo compreso tra il XV e il XVII secolo e diversi reperti di epoca anteriore come i resti di un probabile oratorio di origine altomedievale –, il primo lotto ha riguardato il restauro della facciata, l'impianto di riscaldamento e il trattamento dell'aria, interventi questi ultimi che sono stati modificati anche sulla base dei risultati delle ricerche archeologiche. «Restano esclusi – conclude Alessio Saltarelli – solo le pareti laterali con relativi dipinti e affreschi, un intervento che riguarderà inevitabilmente un secondo lotto».

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