Regione: con la manovra a rischio
il 30% dei treni dei pendolari

Il Governo deve cambiare rotta, deve apportare correttivi e modifiche alla manovra, diversamente in Lombardia viaggerà il 30% in meno dei treni. Lo ha detto a chiare lettere l'assessore alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo. I più penalizzati - tanto per cambiare - saranno ancora una volta i pendolari.

Nulla è ancora definito, in ogni caso si attendeil confronto fra le Regioni e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per capire meglio quali ripercussioni potranno avere i tagli alla spesa pubblica.

«Faremo sentire la nostra voce - assicura Cattaneo -, spero che in sede parlamentare si possa trovare una soluzione più equilibrata. Quella contenuta nella manovra non è percorribile: o cambia o ci costringerà, senza possibilità di alternativa, a tagliare i servizi».

Intanto però c'è maretta nel consiglio regionale, dato che il leghista Davide Boni, difende la manovra del governo. Cattaneo e Boni si trovano d'accordo solo sulla proposta di chiedere al governo di estendere all'aeroporto di Malpensa la possibilità di far pagare un euro sui diritti di imbarco sugli aerei in arrivo e partenza, come è avvenuto a Roma.

Sui tagli hanno già fatto sentire la loro voce i pendolari e i rispettivi comitati di Bergamo, Brescia, Milano. «Se dovessero tagliare le corse - dicono alcuni - dovremo rassegnarci e tornare ad usare le auto».

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