Giovedì 17 Giugno 2010
Bergamo, crescono i laureati
ma il 20% resta senza lavoro

E il dato tra il 2008 e il 2009 è andato peggiorando. Cresce perciò la disoccupazione, dato questo che va messo senza dubbio in relazione con la crisi economica, e insieme crescono anche le forme sempre più precarie di lavoro per i giovani.
Per chi ha trovato un'occupazione, più o meno il 60% dei laureati, solo in un caso su quattro si può parlare di lavoro in qualche modo stabile, vale a dire di contratti a tempo indeterminato, apprendistati e formazione lavoro. In tutti gli altri casi ci si è dovuti accontentare dei cosiddetti contratti atipici: contratti di collaborazione (gli ormai celebri co.co.pro e co.co.co) e tirocini.
E se chi ha ottenuto un contratto più o meno stabile prende uno stipendio tra i 1.000 e i 1.500 euro, chi ha firmato contratti precari si ritrova in busta paga un compenso che va dai 500 ai 750 euro circa. E Bergamo non fa eccezione, anche se si registra qualche dato positivo.
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r.clemente
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