Bergamo, crescono i laureati
ma il 20% resta senza lavoro

A Bergamo crescono i laureati ma, come nel resto della Lombardia, sono sempre meno quelli che trovano lavoro a un anno dalla laurea. Lo sostiene una ricerca realizzata da Formaper, un'azienda della Camera di commercio di Milano. Secondo i dati forniti da Formaper, che ha preso in analisi gli studenti laureati tra il 2006 e il 2008 e i loro successivi percorsi occupazionali nel corso del biennio 2007-2009, in media un laureato su cinque nella nostra regione dopo un anno dal termine dell'Università ancora non ha trovato lavoro.

E il dato tra il 2008 e il 2009 è andato peggiorando. Cresce perciò la disoccupazione, dato questo che va messo senza dubbio in relazione con la crisi economica, e insieme crescono anche le forme sempre più precarie di lavoro per i giovani.

Per chi ha trovato un'occupazione, più o meno il 60% dei laureati, solo in un caso su quattro si può parlare di lavoro in qualche modo stabile, vale a dire di contratti a tempo indeterminato, apprendistati e formazione lavoro. In tutti gli altri casi ci si è dovuti accontentare dei cosiddetti contratti atipici: contratti di collaborazione (gli ormai celebri co.co.pro e co.co.co) e tirocini.

E se chi ha ottenuto un contratto più o meno stabile prende uno stipendio tra i 1.000 e i 1.500 euro, chi ha firmato contratti precari si ritrova in busta paga un compenso che va dai 500 ai 750 euro circa. E Bergamo non fa eccezione, anche se si registra qualche dato positivo.

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