Recuperato il battello inabissato
Un bresciano lo trasformerà in bar

Venticinque anni fa si inabissò sui fondali del Sebino a Paratico, a due passi da Sarnico. Da allora quel traghetto veneziano di circa 22 metri di lunghezza, risalente ai primi anni '60, è rimasto nei sogni di Angelo Gizzi, 71 enne bresciano di Cellatica, imprenditore nel settore della carpenteria, che voleva acquistarlo e convertirlo in un bar galleggiante da posizionare sul lago, attraccato alla riva.

A distanza di anni, Gizzi ha acquistato il battello per poche migliaia di euro e lo ha fatto recuperare dalla Simin di Costa Volpino.  «Ora – racconta appagato il "capitano" bresciano del battello non più inarrivabile – passerò alla seconda fase. Lo scafo sarà spostato nell'officina di mia proprietà a Gussago per le operazioni di pulizia esterna e interna. Nel frattempo, avvierò le pratiche per trovargli casa. Mi piacerebbe posizionarlo nello specchio di lago del basso Garda. Ma non escludo una collocazione sul lago d'Iseo. L'idea è di convertirlo a bar, anche perché può ospitare una trentina di persone. Sulla gestione deciderò in seguito».

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