Caravaggio, è già polemica
Milano vuole le sue spoglie

«Il fatto che il ritrovamento dei resti mortali di Michelangelo Merisi sia stato possibile grazie anche ai risultati del test del dna a cui sono stati sottoposti più di venti Merisio di Caravaggio è un'ulteriore dimostrazione che il Caravaggio appartiene alla nostra città. Perché quindi Milano avanza richieste ingiustificate?». Queste le parole del sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini (Lega Nord) che, ad un giorno dall'annunciato ritrovamento dei resti mortali del pittore, si vede costretto, e non è la prima volta che accade affrontando la questione Caravaggio, ad alzare la voce contro Milano.

O più precisamente contro il suo compagno di partito, il consigliere comunale di Milano, ed europarlamentare della Lega Nord, Matteo Salvini: proprio Salvini ha presentato al Consiglio comunale una mozione in cui chiede al sindaco Letizia Moratti di adoperarsi affinché i resti del Caravaggio vengano seppelliti a Milano, «città che gli diede i natali il 29 settembre 1571».

«Caravaggio è morto nel 1610 a Porto Ercole in Toscana – ribatte Prevedini – e quindi è là che verranno seppelliti i suoi resti. E se ciò non dovesse avvenire è chiaro che dovranno essere sepolti a Caravaggio perché è qui che è nato. A Milano è stato solamente battezzato».

«Tutto è già stato concordato – afferma il sindaco – le spoglie di Michelangelo Merisi ora si trovano a Ravenna. Probabilmente intorno alla prima settimana di luglio verranno portate qui a Caravaggio per essere esposte. Dopodiché faranno ritorno a Porto Ercole dove rimarranno per sempre».

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