La Valle Brembana si spopola:
l'Unione europea studia il perché

La Valle Brembana - insieme ad altre sei aree montane, nel Torinese, in Spagna, Francia, Svezia e Norvegia - è stata scelta dall'Unione europea per uno studio e uno scambio di esperienze sullo spopolamento. Obiettivi: analizzare i motivi del fenomeno e individuare gli strumenti per cercare di contrastarlo.

Il progetto, dal titolo Padima (acronimo di «Policies against depopulation in mountain areas», ovvero Politiche contro lo spopolamento delle aree montane), è stato presentato a Piazza Brembana, nella sede della Comunità montana. Sarà concretamente realizzato, nell'arco di tre anni, dall'Istituto di ricerca per l'ecologia e l'economia applicate alle aree alpine (Irealp) della Regione Lombardia.

Perché la scelta sulla Valle Brembana? «Perché negli ultimi 30 anni – ha detto Mariagrazia Pedrana di Irealp – è l'area che ha subito lo spopolamento maggiore della nostra regione, toccando il 25%. Solo i paesi a valle stanno recuperando abitanti».

Come si procederà? In pratica, nelle sette aree montane scelte, si andrà alla ricerca delle cosiddette «buone pratiche» che, contrariamente all'andamento generale, hanno consentito di attirare turisti o alle imprese e ai cittadini di continuare a restare in montagna. «Buone pratiche» che si ricercheranno nell'ambito educativo e della formazione (con questionari nelle scuole superiori, in cinque imprese e nei comuni), nel marketing territoriale (promozione turistica) e nella diversificazione economica (ovvero la capacità di «inventare» attività nuove e competitive).

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