Sfruttamento di manodopera clandestina: cinese nei guai

Sequestrata la merce e lo stabile

Sfruttamento di manodopera clandestina: è l’accusa che ha portato i carabinieri di Bergamo ad arrestare una 26enne di nazionalità cinese e a sequestrare sia il materiale utilizzato che l’intero laboratorio, per un valore totale di 200 mila euro. La donna, titolare di una ditta individuale operante nel settore del cablaggio di prodotti elettrici ed elettronici, aveva organizzato un vera e propria piccola fabbrica all’interno della quale lavoravano sette connazionali, sei dei quali risultati privi di permesso di soggiorno.All’interno del laboratorio è stato rinvenuto numeroso materiale elettrico, in parte già cablato e pronto a essere avviato alla fase finale di lavorazione. I militari hanno anche rinvenuto e sequestrato numerosi accessori per l’abbigliamento, di varie griffe note e sui quali sono in corso accertamenti per verificarne l’autenticità.Per i sei clandestini sono state avviate le procedure di rimpatrio: sono invece in corso indagini per risalire alla ditta cui era destinato il materiale assemblato.(13/11/2006)

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