Oneta, al Santuario del Frassino
riscoperta la fonte dell'Apparizione

A due anni dal 500° anniversario dell'Apparizione della Madonna del Frassino è stata portata alla luce, a Oneta, l'antica fonte riconducibile al primo fatto prodigioso. Secondo la tradizione il 2 luglio del 1512 la Madonna apparve a Pierina Carobbio di Scullera, una pastorella sofferente alla vista, che guarì dopo aver messo sugli occhi un fazzoletto dove Maria aveva lasciato cadere tre gocce di sangue. Oggi, all'interno del santuario, il sacello davanti all'altare contiene la riproduzione dell'evento.

Secondo i verbali delle visite pastorali dei vescovi Lippomano nel 1536 e di San Carlo Borromeo nel 1575, Petruccia raccolse invece le lacrime di sangue da un'immagine miracolosa posta su una parete dell'edicola che custodiva una fontana.

Oggi è stata ripristinata l'antica fontana posta vicino a quella che agli albori, prima del fatto miracoloso, era la cappella già dedicata alla visita di Maria alla cugina Elisabetta. Proprio qui secondo i documenti storici sarebbe avvenuta la lacrimazione. 

La fontana e i quattro gradini, collocati nel posto originario, erano stati trovati in uno scantinato dell'edificio adiacente il santuario. Fervono ora i preparativi per le celebrazione del 2 luglio. La sera della vigilia, alle 20, nella chiesa di Scullera sarà celebrata la Messa, al termine della quale partirà una fiaccolata che raggiungerà il santuario. Il giorno dell'apparizione la Messa sarà celebrata alle 7, alle 8,30, alle 10,30, alle 17,30 e alle 20, ma anche alle 15,30, dopo il rosario la tradizionale benedizione.

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