Al ricordo dell'alluvione
brutte notizie per Zogno

A 23 anni di distanza la Valle Brembana ricorda con grande commozione la tragedia che ha colpito la Bergamasca e non solo. Un'alluvione che aveva provocato nella nostra terra cinque morti, con danni ingenti al territorio. In occasione della commemorazione della tragedia, sabato 17 luglio a Piazza Brembana si sono ritrovati cittadini e politici e si è anche parlato di una delle opere della zona più attese - la variante di Zogno della ex statale 470 - con, però, una brutta sorpresa: a causa dei tagli previsti dalla manovra finanziaria, in particolare relativi ai finanziamenti agli enti regionali da parte dello Stato, per questa opera la Regione perderebbe 56 dei 61 milioni di euro che fino a pochi giorni fa il Pirellone credeva disponibili e in arrivo dallo Stato. 

Comprensibile lo stupore e la preoccupazione dei numerosi amministratori locali presenti all'incontro di sabato 17 luglio, molti politici hanno preferito non rilasciare al momento alcun commento anche se della questione sicuramente si parlerà nei prossimi giorni. «È in corso un confronto con la Provincia - ha dichiarato Marcello Raimondi, assessore regionale all'Ambiente e bergamasco - per evitare che questi tagli provocati dalla Finanziaria abbiamo ripercussioni sul nostro territorio».

La giornata di commemorazione è poi proseguita all'insegna del ricordo. La violenta alluvione si scatenò sulla Valtellina e sulla Valle Brembana sabato 18 luglio 1987 e nella Bergamasca ci furono cinque morti (di cui tre a Mezzoldo) con due corpi che non sono mai più stati recuperati.
Un fiume di acqua e di macerie invase i paesi e cancellò la statale della Val Brembana in quattordici punti tra Lenna e San Pellegrino. Il Brembo, ingrossatosi oltre misura per la continua pioggia, straripò distruggendo strade e case, isolando paesi dell'alta valle, devastando un po' tutto il territorio e provocando frane ovunque. Un'inondazione del genere non s'era mai vista: sembra si debba risalire addirittura al XV secolo per avere un paragone credibile.

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