Trenta minuti di meraviglia
Successo per le cascate by night

Trenta minuti di meraviglia, una fantastica goccia di luce che squarcia le tenebre della notte. È questo lo spettacolo delle cascate del Serio aperte in notturna, una magia che si è verificata sabato sera 17 luglio.

Anche Giove pluvio ha favorito la manifestazione alla quale era abbinata la «Camminar con gusto». Infatti mentre nella media valle pioveva, a monte di Malsana il cielo era pressocchè sereno e la luna, in cielo, inondava di luce le più alte vette delle Orobie. E così la Cascata del Serio, illuminata magistralmente da tre potenti fari della Croce Blu di Gromo (tremila Watt l'uno), ha dato ancora una volta spettacolo dalle 21,30 alle 22, suscitando la gioia e l'ammirazione delle circa diecimila persone (tremila le auto presenti nei parcheggi del paese), provenienti da diverse località della Lombardia, che hanno risalito la valle per ammirarla.

Già nelle prime ore del pomeriggio alcune migliaia di persone avevano raggiunto Valbondione . Circa 1400 quelle che hanno aderito alla manifestazione «Camminar con gusto». Dal palazzetto dello sport, dove è stata consegnata loro una maglietta a ricordo della giornata, hanno iniziato, verso le 16, guidate da esperti, la marcia di avvicinamento, quattro le tappe , alla cascata. Prima sosta la contrada Torre per l'aperitivo, quindi la via Mes per pane e capù. Terza tappa l'antica borgata di Malsana per gustare pane con formaggio o salame e, infine, l'osservatorio Faunistico di Malsana, posto di fronte al triplice salto del Serio, dove è stato distribuito un gustoso piatto di casoncelli.

La migliaia di persone - tanti i giovani dal passo veloce, e numerose le famigliole con bambini - per raggiungere la migliori postazioni da dove ammirare la cascata hanno camminato per circa un'ora lungo la strada militare che porta al Curò , o lungo la mulattiera che, da Malsana, porta ai «grandi macigni». Verso le 20,30 la zona antistante l'osservatorio faunistico e il pendio erboso che fiancheggia la valle del Casinèl brulicavano di persone.

Verso le 21,30 la tensione per l'attesa del triplice salto era salita alle stelle: applausi, fischi, suono di trombe e campanacci animavano la località, mentre la banda alpina Ramera di Ponteranica, con le sue interpretazioni rendeva più piacevole la serata. Ecco, poi, il suono della sirena, azionata dai guardiani della diga e annunciante l'apertura delle paratie dell'invaso artificiale , l'accensione dei grandi fari della Croce Blu e l'apparizione , sulla sommità del triplice salto, dell'acqua liberata dalla «prigione» della diga artificiale del Barbellino. Applausi, migliaia di occhi puntati vero la montagna , centinaia di scatti fotografici hanno via via accompagnato il possente rombo della cascata, che ha meravigliato per trenta minuti. Spettacolo abbinato a quello dei fuochi d'artificio, che hanno illuminato a giorno la zona sullo sfondo delle tormentate guglie delle montagna. Quindi il ritorno a valle con la strada illuminata dalle torce elettriche: un fiume luminoso e serpeggiante nell'oscurità della notte. A Valbondione , infine, distribuzione di una fetta di torta e dell'attestato di partecipazione all'iniziativa.

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