Grandine, pioggia e vento in provincia
Danni per decine di migliaia di euro

Ha causato non pochi problemi l'ondata di maltempo, con tanto di violenta grandinata, che si è abbattuta sulla Bergamasca venerdì 23 luglio. A Grassobbio la grandine ha provocato molti danni alle strutture. In particolare la grandine e il vento hanno causato il distacco della copertura in lamiera della tribuna degli impianti sportivi comunali, finita sia sul terreno di gioco danneggiando recinzione ed erba, sia in buona parte su via Basella.

Danni di grandi entità anche al bocciodromo e al tetto di Palazzo Belli, storico edificio secentesco di proprietà comunale sede della sala consiliare, della biblioteca e di alcune associazioni. Molti i tetti danneggiati dal maltempo: quello del municipio, delle scuole elementari e medie e della Cascina Ghezzi.

Nella nuova chiesa parrocchiale, infine, la grandine ha ostruito il canale di gronda del tetto, provocando un'infiltrazione di acqua nell'edificio, sotto gli occhi dei fedeli che assistevano alla celebrazione della Messa vespertina di venerdì.

Nelle campagne tra Grassobbio, Zanica, Comun Nuovo e Levate, e in parte anche a Urgnano e Azzano, le immagini sono desolanti: campi di grano spogli, pannocchie piegate su sé stesse, vetri rotti, teli di serre bucati e strappati. Sono davvero ingenti i danni arrecati all'agricoltura.

Da una prima stima di Coldiretti, che lunedì si recherà nelle zone colpite con i suoi tecnici per fare il punto della situazione, la grandine ha completamente distrutto le coltivazioni di erba medica, mentre le coltivazioni di mais danneggiate si aggirano attorno al 70-80 per cento. Tra le numerose aziende agricole maggiormente colpite, anche l'azienda florovivaistica Pa.cis in località Padergnone di Zanica, che è stata quasi distrutta.

Danni non minori a Castelli Calepio con la grandine che ha colpito senza pietà coltivazioni, frutteti e vigneti. Il temporale ha sfogato la sua forza sul ristorante Stockholm di Tagliuno, scoperchiandone il tetto. A 200 metri dal ristorante, un palo della luce elettrica è stato letteralmente piegato in due da una pianta caduta perché un fulmine l'ha colpita e squarciata. In via Marconi la viabilità è stata così bloccata dalle 19 alle 22. Il vento era così forte che le auto faticavano per muoversi.

Problemi anche per gli alpini in festa a Cividino: la forte tromba d'aria ha strappato le tende della struttura e un gazebo, rotto la tv e la casse di musica che erano sul palco. Inoltre, il vicino canale semi interrato chiamato la «Castrina» è esondato andando a riversarsi sullo spazio della festa, ricoprendolo di acqua e detriti.


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