Tre fari accendono la notte
Illuminato il Monte Secco

Pronti, via! Sono le 22 di sabato 7 agosto quando Valerio Zucchelli e i volontari della Croce Blu di Gromo, accendono i potenti fari puntandoli verso l'imponente parete Nord del Monte Secco che, con i suoi 2.267 metri, domina Ardesio e la Valcanale. I tre fari – due della Croce Blu e uno della protezione civile «A2A» di Tirano - squarciando le tenebre della notte inviano i loro potenti fasci luminosi verso le chiare pareti della montagna, su su fino alla vetta, sulla quale gli «Amici del Monte Secco» 45 anni orsono avevano innalzato una croce ferrea a ricordo dei Caduti in montagna.

Montagna geologicamente interessante il Monte Secco. I resti fossili che i ricercatori più attenti individuano percorrendo i suoi sentieri raccontano infatti la storia delle sue lontane origini, storia che fa scorrere il tempo a ritroso di molti milioni di anni (oltre 200) e racconta di un mare calmo e limpido e di bianche scogliere, dove lentamente il calcare incrostava praterie di alghe e si stratificavano le sabbie coralline.

Molte le persone giunte nella contrada Zanetti , lungo la strada per Valcanale, per assistere allo spettacolo dell'illuminazione della montagna, voluta dagli «Amici del Monte Secco» per celebrare i 45 anni della posa della croce in vetta. Tante altre sono salite a Bani di Ardesio, terrazzo sulla valle da dove si gode di una visione privilegiata dello spettacolo. I fari, col passare dei minuti aumentano la loro luce e la montagna appare via via sempre più chiara e imponente. Sono le 23 quando lo spettacolo ha termine.

Prossimamente, esattamente il 14 agosto, dalle 22 alle 23 i volontari della Croce Blu illumineranno ciò che resta della diga del Gleno, in valle di Scalve.

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