Vilminore accende la notte
Fari puntati sulla diga del Gleno

Da anni la diga del Gleno è diventata uno dei simboli, pur drammatici, del comune di Vilminore di Scalve. Il 1° dicembre 1923 crollò e la massa d'acqua che ne uscì uccise almeno 500 persone. L'amministrazione comunale quest'anno ha deciso di valorizzarla, proponendo ai suoi cittadini di osservarla sotto una luce diversa e offrendo ai turisti uno spettacolo insolito, illuminandola di notte con l'ausilio di potenti fari. Lo spettacolo, inizialmente previsto per sabato 14, è stato posticipato a lunedì 16 agosto a causa del maltempo.

Insieme all'illuminazione della diga è stata indetta una «Giornata dell'energia»: lunedì le porte delle centrale idroelettrica di Povo, appena sotto Bueggio, coinvolta da interventi di innovazione collegati alla riqualificazione della diga per 1,7 milioni di euro, verranno aperte al pubblico. Le visite guidate – che comprenderanno anche degustazioni e la distribuzione di piccoli gadget – saranno divise in due turni, alle 10,30 e alle 15 del pomeriggio. Inoltre alle 11,30 sarà presentato lo stato di avanzamento dei lavori svolti sulla diga e nell'area dell'impianto Enel. Alle 22 lo spettacolo di luce vero e proprio che si protrarrà fino alle 23,30.

L'illuminazione sarà curata dai volontari dell'Anpas Croce Blu di Gromo, come spiega Valerio Zucchelli: «L'illuminazione avverrà in due momenti ben distinti: prima i ruderi verranno illuminati con venti fari da 500 watt l'uno, che emaneranno una luce rossa, per ricordare la tragedia del crollo della diga. Poi il passaggio graduale a una luce più chiara, bianca, come fosse giorno. Qui verranno utilizzate 32 lampade da mille watt e due fotoelettriche da 4.000 watt. Tutti i fari verranno alimentati da sei generatori da sette kilowatt l'uno».

Dalle 21 sarà disponibile un bus navetta gratuito che trasporterà i partecipanti fino ai punti migliori per osservare l'evento, allestiti dalla Pro loco di Vilminore. Info 0346-51002, o [email protected].

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