Caritas bergamasca per l'Asia:
sottoscrizione per l'emergenza

La Caritas bergamasca si mobilità per l'«Emergenza Asia»: Pakistan, India e Cina, nei giorni scorsi, sono stati i Paesi più colpiti dalla furia delle alluvioni che hanno causato migliaia di morti e messo in ginocchio le popolazioni di intere aree. Per questo è stata avviata una sottoscrizione con l'obiettivo di raccogliere fondi da destinare agli interventi delle Caritas che operano nei vari Paesi.
 
COME CONTRIBUIRE
Le donazioni possono essere consegnate, da martedì 17 agosto, agli sportelli della Caritas in via Conventino 8 a Bergamo.

Con un bonifico bancario a favore della Caritas diocesana bergamasca, con la causale «Emergenza Asia», attraverso il codice Iban IT40 O 03336 11105 000000006330 (Credito Bergamasco, filiale Bergamo-Malpensata).

Disponibile anche il conto corrente postale numero 11662244 intestato a Caritas diocesana bergamasca, con la causale «Emergenza Asia».

Chi volesse usufruire della detraibilità fiscale può indirizzare l'offerta a favore dell'Associazione Diakonia Onlus, all'Ubi-Banca Popolare di Bergamo di piazza Vittorio Veneto, con la causale «Emergenza Asia» (codice Iban IT81 V 05428 11101 000000099169).

LA SITUAZIONE IN PAKISTAN
Le alluvioni di questo mese di agosto hanno provocato il peggior disastro a memoria d'uomo nel paese. Secondo le valutazioni del governo pakistano i morti sono 1.600 e le persone colpite 14 milioni. La furia delle acque ha distrutto case, ponti, scuole, infrastrutture sanitarie e idriche. Solo nella regione di Sindh, nel sud del paese, il fiume Indo ha inondato 700 villaggi, 120.000 ettari di terra coltivata, e danneggiato 91 ponti.

I soccorsi e gli interventi di emergenza si sono attivati immediatamente. Tuttavia le strade danneggiate e il persistere delle inondazioni rendono particolarmente difficile il lavoro.

Caritas Pakistan, con il sostegno delle altre Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, promuove il programma di emergenza alluvioni, per il quale sono necessari fondi pari a 4 milioni di euro. A beneficiarne saranno 250.000 persone.

Il programma di emergenza, che verrà realizzato nei prossimi tre mesi, prevede la fornitura di cibo e tende, prima assistenza sanitaria e medica, riparazione dei sistemi di approvvigionamento di acqua, ricostruzione delle infrastrutture come ponti, strade, scuole.

LA SITUAZIONE IN INDIA
Nella regione di Ladakh, Kashmir indiano, le autorità parlano di 166 morti e centinaia di dispersi. Acqua e fango hanno sommerso e distrutto le vie di comunicazione. L'esercito indiano, impegnato nei soccorsi, fatica a portare in salvo le persone. Anche la circolazione delle informazioni è problematica e frammentaria.

Caritas India è riuscita solo nella giornata di martedì 10 agosto a mettersi in contatto con il direttore della Caritas di Choglamsar, situata a mezzo chilometro dal villaggio di Leh, sul quale si è abbattuta un'onda di fango alta più di tre metri che, in soli 20 minuti, ha distrutto tutto: case, strade, vie di comunicazione, mezzi di trasporto.

LA SITUAZIONE IN CINA
In Cina le vittime accertate finora sono 700 mentre i dispersi 1.042. I soccorritori continuano a cercare sopravvissuti sotto la frana di rocce, terra e fango che ha sommerso tre villaggi nella contea di Zhouqu (Gansu). Si è trattato di una vera e propria colata di fango che ha coperto una zona di 5 km di lunghezza e 500 metri di larghezza, uccidendo uomini e animali, e distruggendo abitazioni.

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