A Calolzio «no» dei commercianti
al nuovo centro commerciale

Tiene banco a Calolziocorte la vicenda della possibile realizzazione di un centro commerciale in zona Bricolla, quasi al confine con l'ex statale 639. La questione era già stata affrontata dalla commissione Territorio, all'inizio dello scorso mese di giugno, che si era occupata dell'«esame dell'istanza della famiglia Malighetti», proprietaria dell'area interessata. Ora sono i commercianti della zona a far sentire la loro voce.

La vicenda del centro commerciale sta infatti preoccupando i negozianti locali che temono l'arrivo di questa struttura, in una situazione già non florida per il settore, come del resto in altre parti della Lombardia. Nella sostanza l'istanza dei proprietari del terreno riguarda la possibilità di realizzare questo insediamento, sulla base della vendita già avvenuta della licenza dell'ex consorzio di viale Marconi, che sorgeva sul terreno in questione, la cui attività è cessata nei mesi scorsi.

A quanto pare la richiesta comprende la possibilità di costruire questo centro di media distribuzione, circa 2.500 metri quadrati, in un'area complessiva di circa cinquemila metri, con conseguenti contropartite per il Comune. Tra l'altro si parla già del marchio in arrivo, l'«Iperal» con centri similari nella vicina Lecco e in Valtellina. Per i commercianti locali sarebbe prevista la possibilità di gestire dei negozi nell'ambito del centro, così come avviene per i vari centri commerciali simili.

I commercianti locali si sono fatti promotori di una raccolta di firme con la richiesta al Comune di non inserire il centro commerciale nel Piano di governo del territorio che dovrebbe essere presentato in Consiglio comunale, per poi essere adottato nei prossimi mesi.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 15 agosto

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