Esce per funghi e cade in un dirupo
Muore pensionato di Pisogne

Era uscito di casa domenica pomeriggio 15 agosto per cercare funghi. È stato trovato senza vita martedì in un dirupo dai soccorritori della 5ª delegazione bresciana del Soccorso alpino in località Valle della Rovina, nei pressi di Sonvico, una frazione di Pisogne (Brescia). È morto così Luigi Del Vecchio, pensionato di 75 anni, che abitava da anni a Pisogne, ma era originario di San Vigilio di Rogno, in provincia di Bergamo.

L'anziano, sposato, quattro figli, aveva una grande passione per la montagna e per la raccolta di funghi. Conosceva molto bene i sentieri e i boschi della zona, che frequentava spesso. Era uscito di casa il pomeriggio di Ferragosto dopo le 14, per fare un giro alla ricerca di funghi e giunto nei pressi di Sonvico, aveva parcheggiato la sua auto accanto al sentiero, per proseguire a piedi la sua escursione. Attorno alle 20,30 il figlio Marco, preoccupato per l'assenza prolungata del padre, ha deciso di allertare il 118. Nel giro di pochi minuti sono scattate le ricerche, coordinate dagli uomini del Soccorso alpino di Brescia, insieme ai vigili del fuoco, ai carabinieri, alla guardia di finanza e ai volontari della Protezione civile. Una cinquantina di persone hanno raggiunto la zona, impervia e isolata monitorando palmo a palmo tutti i sentieri. Alle 3 del mattino di lunedì le operazioni sono state sospese fino all'alba, per fare il punto della situazione e decidere la nuova strategia. Alle 5 la macchina dei soccorsi si è rimessa in moto e poco prima delle 8 il corpo di Luigi Del Vecchio è stato ritrovato ai piedi di un dirupo.

«La sua auto è stata trovata subito – racconta Valerio Zani, vicepresidente nazionale del Soccorso alpino – e da quel punto sono cominciate le ricerche. Il cellulare suonava a vuoto e si è subito pensato a un incidente oppure a un malore». «È stata un'operazione complessa – prosegue Zani – e resa ancor più difficile dalle condizioni meteo avverse. Pioveva forte e la visibilità era molto ridotta. La zona che stavamo battendo è impervia e scoscesa, nonostante i soli 450 metri d'altitudine. I canali e i dirupi, quando piove, si riempiono d'acqua e rendono il terreno fangoso e scivoloso. L'anziano, forse per la scarsa visibilità o forse per colpa della pioggia, è scivolato ed è precipitato in un dirupo. La caduta gli è stata fatale, sul suo corpo sono state riscontrate numerose contusioni e ferite profonde. Per recuperare la salma è stato necessario l'intervento di tecnici. Una squadra specializzata per agire nei dirupi con attrezzature particolari ha messo in sicurezza la barella e ha riportato il corpo sul sentiero». «Purtroppo, un'altra vittima delle escursioni. La montagna è affascinante, soprattutto in estate, ma bisogna affrontarla con prudenza. Nei periodi piovosi – raccomanda l'esperto – è meglio evitare le camminate. I sentieri ripidi sono molto pericolosi quando piove, consigliamo prudenza». La salma dell'uomo è stata composta nella camera mortuaria dell'ospedale di Esine in attesa del nullaosta dell'autorità giudiziaria: non è ancora stata decisa la data dei funerali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA