Scorciatoie, dopo Valbrembo Città Alta vuole lo stop alle auto

Valbrembo chiude, ma a Città Alta chi ci pensa? Per la terza Circoscrizione l’ordinanza con cui nel Comune guidato da Gianleo Bertrand Beltramelli è stato istituito lo stop dei mezzi in via Sombreno, ha il sapore di una beffa. Anni e anni trascorsi a chiedere provvedimenti per contenere i disagi legati al traffico sui colli senza successo, e adesso l’amministrazione confinante che, invece, a due passi dal territorio del parlamentino (dove lo stop è sempre stato considerato impossibile in assenza di valide alternative alla viabilità), stabilisce più o meno la stessa cosa: divieto di transito da lunedì a venerdì tra le 7,30 e le 8,30 nel tratto compreso tra le vie Padre Murialdo e Fontana.«Perché loro sì e noi no?»Niente di trascendentale, visto e considerato che quanti arrivano dalla Villa d’Almè-Dalmine e intendono utilizzare la «scorciatoia» dei colli hanno sempre la possibilità di farlo – per evitare il tratto di via Sombreno off limits si può infatti imboccare via Villino –, ma si tratta di una questione di principio. Come dire: se lo fanno loro perché non potremmo farlo anche noi? Preso atto delle legittime motivazioni degli amministratori di Valbrembo legate soprattutto ai rischi per gli studenti, il presidente della terza Circoscrizione Mariangela Acerboni ha scritto a Palafrizzoni.«Ritengo – spiega la presidente – che la preoccupazione espressa dal sindaco di Valbrembo sia condivisibile. Una identica situazione di pericolosità sulle strade dei Colli è stata però più volte sottolineata dalla nostra Circoscrizione, soprattutto nella fascia compresa tra le 7 e le 9 nei giorni feriali a causa del cosiddetto attraversamento improprio».Amarezza in circoscrizione«In più occasioni – prosegue Acerboni – abbiamo chiesto la chiusura delle strade sui Colli in questi orari, senza ottenere alcun risultato. L’amministrazione non ha mai ritenuto di provvedere in tal senso. È risaputo che i pilomat del Pascolo dei Tedeschi e di via Fontana continuano a non funzionare e che quindi da questi varchi si può tranquillamente accedere al centro storico».«Poiché questa situazione si è ormai incancrenita – conclude il presidente della Circoscrizione, augurandosi che una soluzione venga finalmente trovata – mi sembra quasi ridicolo chiedere nuovamente che sui colli venga istituito il divieto tra le 7 e le 9 nei giorni feriali, ma ancor più ridicola, alla luce di queste disfunzioni, mi pare la chiusura domenicale nel periodo invernale o quella serale in estate».«Chiusura impossibile»«Quella dei dissuasori mobili – replica l’assessore alla Mobilità Maddalena Cattaneo – è una vicenda che si trascina purtroppo da anni e legata all’inadeguatezza dei software installati a suo tempo: siamo comunque sulla buona strada e il problema verrà risolto definitivamente con l’acquisto di nuove tecnologie. Per quanto riguarda invece la questione dell’attraversamento improprio non possiamo che ribadire l’impossibilità di attuare provvedimenti di chiusura senza valide alternative: il rischio è di congestionare l’asse Longuelo-via Broseta. Abbiamo già fatto una sperimentazione sul versante opposto, in via Maironi da Ponte, ma prima di prendere qualsiasi decisione dovremo valutare meglio i dati raccolti. Nel frattempo, oltre a realizzare la zona 30 in via Sombreno la cui progettazione è a buon punto, convocheremo un gruppo di lavoro al quale parteciperanno i rappresentanti della terza e della quarta Circoscrizione». Via Astino chiede risposteE gli abitanti di via Astino a Longuelo, percorsa da chi cerca scorciatoie, cosa dicono? Lo spiega il presidente della seconda Circoscrizione, Giuseppe Crespi: «Sono anni che i residenti chiedono di limitare il traffico o addirittura vietare l’accesso tra le 7 e le 9 del mattino in via Astino in direzione Bergamo. L’intenzione da parte delle amministrazioni non c’è mai stata». Ma attenzione: «Chiudere via Sombreno non è la soluzione – spiega Crespi –, probabilmente si finirebbe con lo spostare flussi di traffico su altre strade già abbastanza trafficate, come via Bergamo e la Briantea stessa».(04/11/2007)

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