L'analisi dei numeri delle scuole superiori
I promossi, i non ammessi e i sospesi

Gli studenti promossi nello scrutinio finale dal primo al quarto anno delle scuole superiori bergamasche salgono al 58,94% (56,55% nel 2008/2009): il 65,80% nei licei, il 53,96% nei tecnici, il 53,24% nei professionali, tra scuole statali e paritarie. Il dato è ancor più positivo se lo si associa alla percentuale degli studenti che, a partire da fine agosto, dovranno affrontare i test di verifica per recuperare il giudizio sospeso in una o più materie insufficienti: gli studenti rimandati rappresentano il 30,14%, in lieve calo (30,67% nel 2008/2009): il 33,01% nei professionali (il dato esclude il terzo anno perché si conclude con un esame di qualifica), il 32,17% nei tecnici, il 27,83% nei licei.

Il dato negativo dei non ammessi alla classe successiva, spalmato sui 4 anni, è in calo ed è pari al 12,01% (14,60% nel 2008/2009): nei licei i bocciati scendono dal 7,82% al 6,37%, nei tecnici dal 16,09% al 13,88%, nei professionali più marcatamente dal 24,31% al 20,69% del 2009/2010 tra statali e paritarie. La media nazionale registra, dal primo al quarto anno delle superiori, il 58,9% di promossi, il 27,8% di sospesi, il 13,3% di non ammessi alla classe successiva (dato Miur agosto 2010).

La scuola bergamasca, quindi, è pressoché in linea col dato nazionale per i promossi (58,94%), mentre si discosta in negativo per i sospesi (30,14%) e in positivo per i non ammessi (12,01%). Rispetto ai tipi di scuola, i licei ottengono ancora i migliori risultati. Il tipo di scuola che mostra invece i risultati meno brillanti è l'istituto professionale anche se, come si è visto, nel 2009/2010 registra un sensibile calo dei non ammessi, pari a circa 4 punti percentuale. I dati dei professionali, peraltro, rivelano un grande lavoro nei riguardi degli studenti, sia in termini di formazione che in termini educativi. Il numero dei non ammessi alla classe successiva, infatti, si riduce se rapportato ai molti ragazzi che concludono la qualifica o affrontano l'esame di Stato.

Nelle superiori statali, sempre dal primo al quarto anno, i più bravi sono i liceali con il 65,41% di promossi, il 27,90% di sospesi, il 6,69% di non ammessi alla classe successiva di cui lo 0,02% con il cinque in condotta; nei tecnici si registrano il 53,81% di promossi, il 31,99% di sospesi e il 14,20% di non ammessi di cui lo 0,41% con l'insufficienza in condotta; nei professionali i promossi sono il 52,65%, i sospesi il 32,95% (escluso il terzo anno) e i non ammessi il 21,25% di cui il 2,41% con l'insufficienza in condotta.

Nelle superiori paritarie ai licei si registra il 67,92% di promossi, il 27,44% di sospesi, mentre i non ammessi si attestano al 4,64%; nei professionali i promossi arrivano al 67,92%, i sospesi sono il 34,66% (escluso il terzo anno), i non ammessi scendono al 6,67%; ai tecnici il 55,60% di promossi, il 34,17% di sospesi, il 10,23% di non ammessi di cui lo 0,44% con l'insufficienza in condotta. Rispetto agli anni di corso, le classi prime nel complesso hanno la più alta percentuale di bocciati e la più bassa di promossi.

Quest'anno ancora, nei tecnici e nei professionali statali, si registrano percentuali preoccupanti di non ammessi nei primi due anni, anche se in miglioramento rispetto al 2008/2009: agli istituti tecnici il 19,97% in prima (23,66% nel 2008/2009), il 12,52% in seconda (14,60% nel 2008/2009), oltre che il 13,27% in terza (13,95% nel 2008/2009). Agli istituti professionali il 30,08% in prima (34,52% nel 2008/2009) e il 18,85% in seconda (20,22% nel 2008/2009). Perché? E' una questione di errato orientamento? E' dovuto a scarso impegno da parte dello studente? Non c'è ancora la cultura del diritto/dovere all'istruzione fino almeno a 16 anni? Appare in lieve peggioramento il quadro relativo alle insufficienze nel comportamento (cinque in condotta), che determinano in automatico la non ammissione alla classe successiva. Un trend, questo, in linea con la media nazionale. A livello quantitativo, va sottolineato, si tratta comunque di pochi studenti. Nelle statali il dato più negativo si registra al primo anno dei professionali con il picco del 4,36% di studenti con cinque in condotta. Negli istituti paritari si registrano insufficienze nel comportamento solo al primo anno dei tecnici (1,72%).

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