Beretta: «Sono minoranze
con comportamenti delinquenziali»

"Quando si arriva ad aggredire il ministro dell'Interno, si dimostra che in realtà il calcio, il tifo e la passione non c'entrano nulla". Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di serie A, commenta così, all'Agenzia Italpress, quanto accaduto ieri sera ad Alzano Bergamo, con la protesta degli ultras atalantini contro la tessera del tifoso degenerata negli scontri con le forze di polizia.

"Siamo di fronte a piccole minoranze con comportamenti delinquenziali che in realtà stanno facendo una battaglia contro il calcio, contro il club, contro il tifo vero", continua Beretta. Avanti dunque con la tessera del tifoso. "Ci possono essere dei ritardi o delle disfunzioni tecniche che non sono imputabili alle società ma stiamo cercando di ovviare in modo che nessuno che ha scelto di stare dentro le regole e di comportarsi in modo corretto venga penalizzato, la tessera non è stata pensata per penalizzare - aggiunge il numero uno della Lega Calcio di A - L'episodio di ieri, ripeto, dimostra in modo palese che non stiamo parlando di tifosi ma di qualcosa di molto diverso, che usurpa il nome del calcio e dei club che ne sono protagonisti".

Il fatto che gli abbonamenti siano in calo non preoccupa Beretta perchè si tratta di "una flessione contenuta, meno significativa di quanto si possa pensare e credo che col tempo sarà ulteriormente contenuta e riassorbita".

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