Scuola al via, crescono gli iscritti
Roffia: «Severità e comprensione»

Prima campanella sempre più affollata. Sono 167.078 gli studenti delle scuole bergamasche che lunedì 13 settembre torneranno in classe, 1.637 in più rispetto allo scorso anno scolastico 2009/2010 che si fermava a quota 165.441. L'incremento di studenti rallenta: per la prima volta dopo vari anni, infatti, non è pari o superiore alle 2 mila unità. Le scuole statali accoglieranno 130.452 alunni (+1.388), le scuole paritarie 36.626 (+249), sempre dalle materne alle superiori.

Negli istituti statali bergamaschi crescita significativa confermata per la scuola primaria (la ex scuola elementare) con 50.309 alunni (+ 509, erano 49.800) in 2.607 classi di cui 323 a tempo pieno; e per gli istituti secondari di primo grado (ex scuole medie) che passano dai 29.499 del 2009/2010 ai 30.095 di quest'anno (+ 596) in 1.364 classi di cui 461 a tempo prolungato. Più o meno stabile il numero di bambini accolti nelle 387 sezioni delle scuole dell'infanzia (scuole materne) statali, pari a 9.647 (+ 97, 9.550 nel 2009/2010), mentre nelle 242 scuole dell'infanzia paritarie, i bambini sono 22.881.

La scuola bergamasca «è in grande forma», spiega il provveditore di Bergamo, Luigi Roffia. «I dati sugli esiti finali dell'anno scolastico 2009/2010 ci dicono che la scuola bergamasca ne esce bene, perché sono confortanti e in vari casi migliorativi rispetto al 2008/2009 e alla media nazionale. Faccio qualche esempio. Gli studenti promossi nello scrutinio finale dal primo al quarto anno delle scuole superiori bergamasche salgono al 58,94% (56,55% nel 2008/2009), quelli rimandati sono in lieve calo al 30,14% (erano il 30,67%), mentre i non ammessi scendono al 12,01% (14,60% nel 2008/2009), tra scuole statali e paritarie. La percentuale dei diplomati alla maturità è salita dal 98,58 al 98,91%. Gli studenti licenziati all'esame di terza media sono il 99,88%, in leggera crescita rispetto al 99,65% del 2008/2009, quelli promossi nei cinque anni delle primarie sono oltre il 99%. Questi dati dipendono anche dall'impostazione della scuola bergamasca, che mette al centro gli studenti e la loro crescita come persona. Una scuola severa e rigorosa come la nostra chiede ai ragazzi il massimo impegno, nel rispetto delle loro diversità e inclinazioni, facendo loro dimostrare di possedere competenze da spendere nel futuro».

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