Il caso: cane investito a Gromo
Per legge chi deve soccorrerlo?

Da una parte la legge (nuova) e dall'altra la difficoltà di rispettarla (vecchia). Dal 29 luglio il Codice della strada prevede l'obbligo di soccorrere gli animali rimasti feriti in un incidente e pure la possibilità per i mezzi di soccorso di usare sirene e segnalatori luminosi, come si trattasse di un essere umano. Ma dal dire al fare, come al solito...

Giovedì 16 settembre un povero cagnolino è stato travolto da un auto a Gromo, non lontano dalla sede della Croce Blu. Erano più o meno le 13,30 quando il bastardino ha attraversato la strada e un ragazzo in macchina gli è finito addosso. Il meticcio è rimasto lì, sulla strada, ad agonizzare per più di tre ore. Guaiva penosamente e c'è voluto un sacco di tempo prima che arrivasse un veterinario a fargli una puntura almeno per far passare il dolore.

A sorvegliare impotenti l'agonia del piccolo bastardino, un gruppetto di persone, tra cui il giovane investitore. «È stato lui - racconta Roberto Bonanomi, 44 anni di Bergamo, rappresentante di surgelati in giro per lavoro in alta Val Seriana - a correre per primo in Comune per capire che cosa si doveva fare. Ma il vigile era in ferie, quindi nessuno sapeva darci indicazioni su come intervenire. Alla fine abbiamo chiamato i carabinieri, che si sono prontamente attivati per chiamare il veterinario».

«Ma chi doveva arrivare? Il veterinario dell'Asl di Urgnano, competente per la zona, lontano una settantina di chilometri da Gromo? Intanto era una pena vedere quel povero cane sulla strada. Alla fine è sceso il veterinario da Clusone, che ha messo il bastardino in una scatola di cartone e l'ha portato al canile dell'Asl di Urgnano. Ha visto che il cucciolotto stava molto male, ma ha detto che non è da abbattere. Ci andrò io tra qualche giorno a vedere che fine ha fatto».

Però il concetto è questo e Bonanomi lo spiega sintetico ed efficace: «Ma come si fa a fare un sacco di leggi per la tutela degli animali e poi se succede un incidente come quello di oggi (ieri, ndr), nessuno sa di preciso cosa deve fare?». La solita cosa all'italiana, insomma. Intanto ieri i bambini che guardavano addolorati il cagnolino, che era senza microcip e forse era un maschio, hanno già avviato la gara per trovargli un nome. Suggeriremmo: chi lo sa?

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