Rispettare la natura è importante
lo confermano 1.100 studenti

«Quali stili di vita?», che significa anche: «come immagini il tuo futuro, come lo vorresti?». Con queste domande il Centro per la Salvaguardia del Creato, in collaborazione con il Centro di Pastorale Sociale e il Centro di Etica Ambientale, ha coinvolto più di 1.100 alunni della provincia di Bergamo in un'indagine conoscitiva sugli stili di vita e la salvaguardia del creato.

Sono state 54 le classi partecipanti (di Bergamo, Seriate, Leffe, Martinengo e Mozzo): 30 della scuola primaria, 15 di quella secondaria di primo grado e 9 (fino alla classe seconda) della secondaria di secondo grado. Il 30% degli intervistati vorrebbe che nel suo futuro si realizzassero tutti i suoi sogni, condizione questa, credo, comune a tutte le persone. Il 27% circa immagina invece una terra pulita mentre un 22,81% spera in un mondo di pace. Ma c'è anche chi è preoccupato e teme di ritrovarsi un pianeta inquinato e la natura avvelenata (3,6%).

Praticamente tutti credono sia importante impegnarsi per il rispetto della natura (solo l'1% è contrario) e il 92,5% dice di farlo effettivamente. Entrando più nel dettaglio: circa il 90% conosce la raccolta differenziata e afferma che in casa sua si parla del risparmio di energia, acqua e cibo. Come? Spegnendo le luci di casa quando non necessarie (17%), cercando di evitare spreco di acqua (anche chiudendo il rubinetto mentre ci si lava i denti - risposta scelta dal 13% degli alunni -), spegnendo gli elettrodomestici in funzione quando non servono (poco più dell'8%) e gettando i rifiuti negli appositi cestini quando si trovano fuori casa (12%). Più difficile invece «richiamare all'ordine» amici e genitori: solo il 4% sostiene di farlo regolarmente.

Maggiori dettagli su L'Eco di Bergamo dell'8 ottobre

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