Poliambulatorio di Ponte S. Pietro
I sindacati: «Sbagliato spostarlo»

Con una nota unitaria i sindacati confederali provinciali di Bergamo e i sindacati dei pensionati della provincia (Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil) prendono posizione in merito allo spostamento a Brembate Sopra del Poliambulatorio di Ponte S. Pietro da parte dell'Azienda ospedaliera di Treviglio.

La scelta, secondo i sindacati, «sarebbe sbagliata perché collocherebbe un importante servizio sanitario in un luogo periferico rispetto al resto del territorio e penalizzerebbe pesantemente i cittadini, in particolare coloro che sono costretti a usare i mezzi pubblici. Il conseguente calo graduale degli utenti porterebbe inevitabilmente a un ridimensionamento e forse addirittura alla chiusura definitiva della struttura».

Inoltre, aggiunge la nota, lo spostamento «sarebbe attuato con la contrarietà della maggioranza dei sindaci e quindi dell'intera comunità dell'Isola. Siamo consapevoli dei vincoli che l'Azienda ospedaliera di Treviglio ha di dover abbandonare gli attuali locali non idonei e pericolosi, e delle difficoltà legate a una costosa ristrutturazione, ma siamo altrettanto convinti che c'è ancora tempo per ricercare soluzioni condivise con i sindaci dell'Isola – con tutti i sindaci – ai quali spetta però la responsabilità di contribuire ad individuare soluzioni percorribili».

Le organizzazioni sindacali, conclude il documento, «hanno chiesto al direttore generale dell'Ospedale di Treviglio la disponibilità a praticare soluzioni alternative proposte dai sindaci. Nell'accettare la richiesta il direttore ha anche assunto l'impegno, nel caso non ci fossero soluzioni alternative immediate, a considerare l'eventuale spostamento una soluzione del tutto provvisoria, con la conseguente disponibilità a tornare a Ponte S. Pietro non appena pronti nuovi e idonei locali. Chiediamo quindi il pieno rispetto di questi impegni a partire da quello di trovare una nuova sede idonea e facilmente raggiungibile. Vogliamo esprimere anche tutta la nostra contrarietà, in questa vicenda, alla rinuncia da parte dell'Asl di Bergamo a svolgere il ruolo di “regolatore delle attività sanitarie” che le compete. Una rinuncia che non si giustifica, che non comprendiamo e che ci fa piuttosto dire “se non fa nemmeno questo, l'Asl a cosa serve?”».

Da parte sua anche il consigliere provinciale del Pd, Matteo Rossi, residente nell'Isola, interviene nella vicenda: «In merito all'ipotizzato spostamento del servizio degli ambulatori da Ponte a Brembate Sopra, Il Pd, che ha già espresso la sua netta contrarietà, presenterà una interrogazione in Consiglio Provinciale per avere chiarezza circa la posizione della Provincia, chiamata direttamente in causa dal Sindaco di Brembate Locatelli. Chiederemo spiegazioni su quanto affermato dal Sindaco circa le promesse di Pirovano sul prolungamento della linea Atb fino a Brembate. Non ci è infatti chiaro quali possano essere le prerogative della Provincia su un'azienda interamente di proprietà del Comune di Bergamo ed è difficile credere che, in un momento in cui vengono fatti tagli pesanti al trasporto pubblico, si possano fare promesse su nuove tratte se non immaginando di caricarne i costi sui cittadini, in particolare sui malati che utilizzeranno quella ipotetica tratta, perché questo sarebbe davvero inaccettabile. Tutti i cittadini dell'Isola devono sapere che i loro Sindaci possono fare qualcosa per evitare lo spostamento degli ambulatori da Ponte a Brembate Sopra con tutti i disagi e i problemi che questo comporterebbe. Nessuno può lavarsene le mani, e vorrei che in tutti i consigli comunali si prendesse posizione contro questa ipotesi pensata e portata avanti dagli uomini della Lega a Roma, a Treviglio e a Bergamo, senza alcun coinvolgimento delle Amministrazioni comunali dell'Isola che rappresentano 130.000 cittadini».

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