Cronaca
Domenica 31 Ottobre 2010
Chiuduno, flop l'asta per la scuola
Il sindaco propone un ribasso
Dopo il flop dell'asta per la messa in vendita dell'ex scuola media, il sindaco di Chiuduno Mauro Cinquini non molla: «Vogliamo portare avanti il progetto - ha detto - e stiamo verificando la fattibilità di un possibile ribasso d'asta».
Dopo il flop dell'asta per la messa in vendita dell'ex scuola media, il sindaco di Chiuduno Mauro Cinquini - candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative nella lista civica di maggioranza «Insieme per Chiuduno» - non molla: «Vogliamo portare avanti il progetto per la vendita dell'ex scuola media - ha sottolineato - e stiamo verificando la fattibilità di un possibile ribasso d'asta». I programmi dell'amministrazione Cinquini, in questo senso, non lasciano spazio a equivoci: in futuro quell'area di 7 mila e 800 metri quadrati, in via Cesare Battisti - dove si può ancora vedere l'edificio che fino a due anni fa aveva ospitato la scuola media - avrà un volto nuovo.
L'ex struttura scolastica sarà demolita e al suo posto fioriranno una nuova scuola dell'infanzia, 28 appartamenti (9 mila e 600 metri cubi di volumetria), negozi (2 mila e 300 metri cubi) e 50 nuovi posti auto. Si tratta di una previsione che per il momento è ancora sulla carta, se pur parte del piano di intervento integrato «Ex scuole medie» già discusso e approvato dal Consiglio comunale.
A distanza di alcuni mesi dalla fine del procedimento amministrativo, resta il grande assente: una società che acquisti l'ex scuola media e metta la propria firma, nero su bianco, sull'accordo con il Comune. In attesa che spunti un possibile acquirente, l'ex edificio scolastico è stato messo in vendita dall'amministrazione comunale e ha un valore di oltre tre milioni di euro. L'asta è stata convocata nei giorni scorsi ma, nella morsa della crisi economica, non si è presentato nessuno. Di questo tema si è parlato nell'ultimo Consiglio comunale durante il quale il sindaco ha proposto un «ribasso per incentivare la vendita dell'edificio».
Una scelta per ora congelata, in attesa che vengano sciolti tutti i dubbi «sulla fattibilità del ribasso e entro quali termini è possibile questa ipotesi», ha aggiunto Cinquini.
Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 31 ottobre
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