Costa Volpino, imprenditore derubato Tre nomadi a processo: non rispondono

Hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere i tre nomadi residenti a Baranzate di Bollate (Milano), arrestati dai carabinieri di Clusone con l’ accusa di avere rubato dalla casa di un imprenditore edile di Costa Volpino, 63 mila euro in contanti destinati alle paghe dei dipendenti.

Ieri pomeriggio i carabinieri avevano fermato per un controllo di routine un’auto guidata da Iurik Dusao, 36 anni, originario di Zagabria, proprio all’altezza dell’abitazione dove era stato commesso il furto. Dal controllo non emergeva nulla di sospetto, ma i carabinieri, venivano in seguito a sapere che due ragazze,un centinaio di metri più avanti erano salite sull’auto dell’immigrato. I tre sono stati intercettati e bloccati dai militari sulla statale del Tonale. Sulla macchina sono stati trovati grossi cacciaviti e altri arnesi da scasso ma non il denaro che, secondo gli investigatori, era stato affidato a un altro complice.

Stamattina Dusao e le due ragazze, entrambe 18enni, sono comparsi davanti al giudice e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il croato è stato trasferito in carcere mentre le due donne sono state rilasciate con l’obbligo di dimora a Bollate. Il processo proseguirà il 20 agosto prossimo e compariranno come testimoni sia l’imprenditore edile (al momento del furto in vacanza), sia un vicino di casa che a sua volta ha ricevuto la visita dei ladri nella propria abitazione.

(16/08/03)

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