«Natta», studenti sul tetto per protesta
La manifestazione ha paralizzato la città

Porta Sant'Agostino è stata bloccata per circa un'ora, dalle 10 alle 11 di martedì, dagli studenti dell'università di Bergamo. Poco più di una cinquantina. Venti studenti sul tetto del «Natta».

Porta Sant'Agostino è stata bloccata per circa un'ora, dalle 10 alle 11 di martedì, dagli studenti dell'università di Bergamo. Poco più di una cinquantina quelli che, in concomitanza con le varie manifestazioni studentesche a livello nazionale, sono scesi in campo per esprimere il dissenso contro il ddl Gelmini, che passa al vaglio definitivo del Parlamento.

Gli universitari bergamaschi hanno deciso di far sentire la propria voce e sono partiti in corteo dal piazzale della Fara. Alcuni altri hanno invece preso parte al corteo in centro, organizzato dal movimento studentesco per le scuole superiori: qui hanno manifestato circa 200 persone. Partiti dal piazzale della stazione, hanno raggiunto e bloccato il centro e Porta Nuova. Non a lungo, poi sono tornati verso la stazione e al Natta

Proprio al Natta la protesta è invece finita letteralmente sul tetto: gli studenti, una trentina, sono saliti per gridare il loro no alle novità previste dal disegno di legge. Nel cortile si erano radunati studenti di diversi scuole mentre all'interno dell'istituto le lezioni sono continuate regolarmente.

In un comunicato stampa, gli studenti saliti sul tetto al «Natta» fanno sapere che «Oggi 30 novembre 2010 durante un corteo studentesco una ventina di ragazzi si sono distaccati per raggiungere il tetto del isis Natta! Sono stati stesi degli striscioni che spiegano le nostre motivazioni. Noi vogliamo lanciare un forte segnale di protesta agli studenti di Bergamo per far si che anche altri studenti come noi si mobilitano. Protestiamo contro il decreto Gelmini, che non ci garantisce un futuro sicuro ma solo un futuro da precario se si è fortunati, altrimenti disoccupati. Abbiamo scelto di salire sul tetto per occupare uno spazio scolastico senza interrompere le attività scolastiche e per dar maggior visibilità».

Nessuna delle manifestazioni - a parte l'evidente caos per il traffico - ha creato momenti di tensione: la polizia locale ha raggiunto Città Alta, ma solo per dirigere il traffico. In campo anche gli uomini della Digos. Da Porta Sant'Agostino gli universitari si sono poi spostati a Porta San Giacomo, dove hanno potuto esporre i loro strisconi.

Altre iniziative
Per gli universitari di Città Alta  dalle 15 alle 17 incontri e momenti di riflessione nella sala conferenze di Sant'Agostino, con l'intervento di diversi professori e ricercatori. Tra gli altri, Elena Bougleux, Valentina Pisanty, Daniele Giglioli, Giuseppe Vadalà e Pietro Vertova.


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