Maxievasione in edilizia:
denunciati bresciano e romeno

I finanzieri della tenenza di Pisogne, in provincia di Brescia, nei giorni scorsi hanno portato a termine un controllo fiscale nei confronti di una «srl» operante nel settore edile, rilevando ripetute irregolarità fiscali. Le indagini avevano preso le mosse da una attività investigativa integrata dall'utilizzo delle banche dati del corpo che avevano portato all'individuazione di una società con sede a Darfo Boario Terme, e prima a Bornasco (Pavia).

I riscontri operativi portavano a conoscenza che la società aveva costruito, con regolari autorizzazioni comunali, nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2007, un complesso residenziale di edilizia popolare nel comune di Bornasco, composto da tre palazzine per 64 appartamenti e 72 box, tutti venduti a privati con stesura di rogito ed emissione di fattura.

Dalle banche dati fiscali, però, nulla emergeva ai fini dichiarativi. Qualche mese addietro, volendo vederci chiaro, i finanzieri di Pisogne – guidati dal comandante Antonio Monteleone, bergamasco d'adozione - si sono presentati a Darfo, dalla società edile.

Lì – un'abitazione privata - è stato accertato che la società non aveva mai operato. Occasionalmente presente in zona, veniva intercettato l'attuale responsabile legale della società, un rumeno di 32 anni, già residente a Darfo, da alcuni mesi rientrato dal suo Paese d'origine, dopo un lungo periodo di assenza dall'Italia.

Alla domanda dove fosse custodita la contabilità della società e la documentazione amministrativa circa la costruzione del complesso residenziale, il rumeno ha risposto che non ne sapeva nulla, e che la sua attività era stata irrilevante e per poco tempo.

Nel maggio 2006, secondo il suo racconto, volendo mettersi in proprio in edilizia, era stato contattato da un imprenditore edile di Castrezzato, un 60enne, che gli aveva proposto l'acquisto delle quote della sua «srl» e la conseguente nomina a responsabile legale della società.

Il romeno aveva raggiunto l'accordo e cambiato nome alla società: ma ha sostenuto che non gli era stata consegnata la contabilità fiscale e amministrativa dell'attività svolta in precedenza dalla società.

A conclusione delle indagini sono state contestate le omesse dichiarazioni fiscali per gli anni 2006 e 2007, in relazione a ricavi complessivamente conseguiti per 15.000.000 di euro ed il mancato versamento dell'Iva per un milione di euro.

Il bresciano e il romeno, in considerazione delle elevate soglie di ricavi e Iva contestate, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Brescia, per omessa presentazione delle dichiarazioni annuali dei redditi e dell'Iva, nonché della distruzione e/o occultamento delle scritture contabili obbligatorie.

Gli acquirenti delle unità immobiliari, in genere operai e impiegati, che hanno acquistato gli appartamenti con le agevolazioni fiscali della prima casa, non hanno nulla da temere. Agli stessi, però, la società costruttrice non ha rilasciato la prescritta polizza decennale per eventuali difetti sulla costruzione.

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