Filago: tombotto «difettoso»
Per capirlo ci sono voluti 48 anni

Un tombotto mal costruito nel 1962, una calamità naturale del 1997 e una causa del 1999. E adesso la Provincia, che deve risarcire con oltre 200 mila euro due ditte di Filago, secondo la sentenza del Tribunale regionale delle acque pubbliche.

Un tombotto mal costruito nel 1962, una calamità naturale del 1997 e una causa del 1999. E adesso la Provincia, che deve risarcire con oltre 200 mila euro due ditte di Filago, secondo la sentenza del Tribunale regionale delle acque pubbliche della Corte d'appello di Milano.

Il debito fuori bilancio è stato approvato nell'ultimo Consiglio provinciale, quando l'avvocato dell'ente, Giorgio Vavassori, ha ricostruito una vicenda che ha del paradossale, non solo per i tempi della procedura giudiziaria, ma anche per la cronistoria del manufatto stradale.

Le ditte Elda Immobiliare spa e Gutta Doerken Italia, con sede a Filago, notificano il ricorso contro la Provincia nel '99, chiedendo un risarcimento danni ai fabbricati e ai magazzini, provocati dallo straripamento, nel giugno 1997, del rio Vallone e del torrente Dordo, per le forti precipitazioni che avevano anche determinato la dichiarazione dello stato di emergenza.

Secondo le parti ricorrenti, però, la causa dell'inondazione non è tanto l'eccezionalità delle piogge (sostenuta da Via Tasso), quanto la realizzazione di una conduttura inadeguata (il tombotto appunto), costruito in occasione di alcuni lavori di sistemazione della provinciale 183. E in effetti da una perizia dell'ex Genio civile risulta che il manufatto, anziché di 4 metri è di 1.5, «quindi inidoneo a sopportare situazioni di piena».

La strada con il tombotto risale addirittura al 1962. A lasciare di sasso il Consiglio, quindi, non solo che Via Tasso debba pagare i risarcimenti (221 mila euro alle due ditte, più altri 60 mila euro a una terza ditta che in questi anni è fallita) per una causa intentata 11 anni fa, ma anche che dal 1962 al '99 nessuno si sia accorto del tombotto «difettoso».

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