Yara, ricerche sui Colli e a Mapello
«Chi l'ha visto?» ritorna sul caso

Ancora ricerche senza sosta per Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa lo scorso 26 novembre. Nella giornata di mercoledì 12 gennaio il gruppo della polizia di Stato con le guardie forestali, la polizia locale provinciale, le guardie venatorie e la protezione civile di Seriate hanno cercato nei territori del parco dei Colli di Bergamo in particolare nelle località: Valmarina, Castagneta e Roccolone. I carabinieri del III Battaglione di via Lamarmora di Milano con i colleghi della stazione di Ponte san Pietro sono usciti con il gruppo Ana di Brembate e hanno operato a Mapello nella zona del campo sportivo e vicino a Villa Martinelli. Entrambi i gruppi sono rimasti in contatto con gli operatori del Ser che operano a Madone nella centrale operativa del consorzio di Polizia locale.

Intanto gli inquirenti continuano a indagare e a verificare i pochi dati a loro disposizione mentre in televisione la trasmissione di Rai Tre «Chi l'ha visto?» ritorna sul caso di Yara con collegamenti da Brembate Sopra, ripercorrendo questo mese e mezzo di indagini e ricerche.

A Bergamo, inoltre, arriverà giovedì mattina Antonio Manganelli, capo della Polizia. Alle 10,30 è atteso in questura ma prima farà tappa al palazzo del governo per incontrare il prefetto Camillo Andreana. Incontrerà sicuramente anche gli investigatori, per essere aggiornato sugli ultimi sviluppi delle indagini riguardanti la tredicenne scomparsa. Si tratterebbe di una visita programmata da qualche tempo, che tuttavia acquista maggior valore e importanza proprio alla luce della delicatissima indagine di cui la polizia, in sinergia con i carabinieri, si sta occupando da 48 giorni.
Il capo della polizia incontrerà il questore Vincenzo Ricciardi, il vicario Francesco Messina e gli uomini in prima linea nelle indagini. Sembra invece non previsto in scaletta un sopralluogo a Brembate Sopra e pare non sia al momento stabilita, salvo cambiamenti di programma, una visita alla famiglia Gambirasio.

Continuano gli appelli che arrivano soprattutto tramite i media e che vengono continuamente lanciati anche dagli inquirenti: chi sa o ha visto qualcosa informi le forze dell'ordine. La stessa parrocchia di Brembate ha messo a disposizione dei quaderni al fine che chiunque avesse qualche informazione ma non volesse comparire può scrivere su questi fogli, mantenendo l'anonimato.