Dall'Egitto ritorno in extremis
I turisti bergamaschi in fuga

Quello atterrato giovedì alle 18,30 a Orio al Serio era l'ultimo volo da Sharm El Sheik, in Egitto, l'ultimo volo certo proveniente dal Paese che ormai da giorni è dilaniato dalla violenza. Eloquenti i commenti dei bergamaschi: «Si mette male».

Quello atterrato giovedì alle 18,30 a Orio al Serio era l'ultimo volo da Sharm El Sheik, in Egitto, l'ultimo volo certo proveniente dal Paese che ormai da giorni è dilaniato dalla violenza. Eloquenti i commenti dei bergamaschi: «Si mette male».

Il volo è arrivato con un ora di ritardo, l'ultimo perché da venerdì 4 febbraio in poi non è certo quando partirà il prossimo da e per l'Italia. I numerosi turisti in vacanza sul Mar Rosso non hanno perso l'occasione e all'ultimo minuto (alcuni di loro sarebbero dovuti rientrare il 12 febbraio) hanno deciso di tornare in Italia, su segnalazione e consiglio dell'ambasciata.

La hall degli arrivi dell'aeroporto era densa di tensione di amici e familiari in attesa. Ad organizzare il volo Maria Zucconi, la responsabile del tour operator «Travel Fly». Atterrata insieme ai turisti, ecco il suo racconto: «Tutti i clienti del nostro tour operator sono tornati su questo volo. Abbiamo anticipato il volo perché, anche se non c'era nulla di particolare, iniziava a crearsi una situazione delicata per i rifornimenti e il carburante scarseggiava. Abbiamo quindi ritenuto opportuno anticipare il volo e cercare di proteggere i nostri passeggeri il più possibile. Non abbiamo chiesto aiuti all'ambasciata, perché non è stato necessario e psicologicamente i turisti erano tranquilli».

A Sharm El Sheik infatti, racconta la bergamasca Gabriella Curti, uno dei passeggeri del volo, «era tutto tranquillo. In hotel non si sentiva nulla. L'unica raccomandazione era quella di non uscire dalla struttura. Ieri però ci hanno consigliato di tornare a casa, anche se dovevamo rientrare sabato, perché questo poteva essere l'ultimo volo per Bergamo». 


In queste ore le strutture ricettive si stanno svuotando velocemente: «Per ora le cose erano tranquille. Anche se non si poteva accedere a internet, potevamo telefonare – racconta Giovanna De Carli – adesso è rimasto il deserto, la situazione è molto triste».

«Abbiamo saputo solo un'ora e mezza prima di partire che c'era questo volo – spiega Grazia Simone, mamma di due bambini – abbiamo deciso di tornare».

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