Ciserano, via al secondo pozzo
per fermare il cromo esavalente

Sembra ormai prossimo, a Ciserano, il via alla bonifica della falda acquifera inquinata da cromo esavalente. Il Comune ha appaltato i lavori per la realizzazione sul suo territorio del secondo pozzo-barriera. Ultimi scavi dopo i quali potrà entrare in funzione la barriera idraulica.

Sembra ormai prossimo, a Ciserano, il via alla bonifica della falda acquifera inquinata da cromo esavalente. Il Comune ha appaltato i lavori per la realizzazione sul suo territorio del secondo pozzo-barriera. Ultimi scavi dopo i quali potrà entrare in funzione la barriera idraulica che dovrà intercettare il cromo esavalente che si sta diffondendo nella falda acquifera tra Verdellino e Treviglio.

«I lavori di scavo - spiega l'assessore al Territorio, Natale Zucchetti - inizieranno la prossima settimana a Est dei binari della linea Bergamo-Treviglio, dove già è stato realizzato il primo pozzo-barriera». La ditta milanese incaricata non partirà in realtà subito con la realizzazione del pozzo, ma con due piezometri: si tratta di perforazioni verticali, in questo caso della profondità fra i 25 e i 30 metri, da cui verranno poi prelevati campioni d'acqua da analizzare.

I due piezometri serviranno a individuare il punto migliore, in cui c'è la maggiore concentrazione di cromo, dove realizzare il secondo pozzo-barriera che avrà una profondità intorno ai 30 metri. Tutto dovrebbe essere pronto nell'arco di circa due settimane. Compreso un terzo piezometro con caratteristiche diverse dai primi due.

Verrà realizzato nei pressi del sottopasso in via Arcene e avrà una profondità doppia rispetto agli altri. «L'obiettivo - spiega ancora Zucchetti - sarà verificare se il cromo esavalente ha superato la prima falda. Crediamo di no, ma è sempre meglio verificare».

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