Daniel: conferme dall'autopsia
Striscione lo ricorderà a San Siro

Come si pensava, anche l'autopsia sul cadavere di Daniel Busetti ha ribadito che il ventenne muratore di Martinengo, ritrovato morto martedì 1° marzo, è deceduto per assideramento. La salma è arrivata sabato verso le 19 in paese, martedì i funerali.

Come si pensava, anche l'autopsia sul cadavere di Daniel Busetti ha ribadito che il ventenne muratore di Martinengo, ritrovato morto martedì 1° marzo vicino al torrente Chiusella, nel Canavese, è deceduto per assideramento.

L'esame autoptico, deciso per scrupolo dal procuratore capo di Ivrea, Elena Daliosio, ed eseguito nella mattinata di sabato 5 marzo all'ospedale civile di Cuorghé, non ha prodotto nessuna novità rilevante. Anche la data che era stata ipotizzata per la morte, ovvero tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, è stata confermata.

La salma di Daniel, morto nei boschi di Ivrea dopo una drammatica fuga in seguito a un incidente stradale, è arrivata con un carro funebre nel paese della Bassa verso le 19. Scorta della polizia locale, bara bianca e un applauso per il ventenne, accolto da molta gente.

Prima di fermarsi alla chiesetta della Congrega, il papà di Daniel ha voluto che il carro funebre sostasse un momento al santuario della Madonna della Fiamma e davanti alla villetta di via Salvo d'Acquisto dove abita la famiglia Busetti.

C'è stato infine un minuto di silenzio e la salma è stata trasferita nella chiesetta della Congrega, dove è stata allestita la camera ardente. All'interno un momento di preghiera al quale hanno partecipato anche i familiari di Daniel che hanno sperato fino all'ultimo che loro figlio potesse ritornare a casa dopo lo shock per l'incidente.

Daniel era un grande tifoso dell'Inter, ecco perché domenica, in occasione di Inter-Genoa, sugli spalti di San Siro comparirà uno striscione con la scritta «Ciao Daniel», accanto allo striscione dell'Inter Club di Martinengo-Ghisalba.

I funerali saranno celebrati martedì nella vicina parrocchiale di Sant'Agata. È stata accolta infatti la richiesta dei genitori per favorire la grande affluenza della gente. La morte del giovane ha colpito profondamente la comunità di Martinengo che ormai da quasi due settimane seguiva con apprensione la vicenda manifestando la sua vicinanza a Pasquale ed Elena, i genitori del ragazzo, e al fratello David.

Clima di visibile tristezza anche ieri nel paese dove Daniel Busetti era cresciuto e abitava con i genitori e il fratello quindicenne in una villetta di via Salvo D'Acquisto. Il papà Pasquale, per la prima volta dal 19 febbraio, giorno in cui è sparito Daniel, venerdì mattina ha raggiunto il centro storico di Martinengo ricevendo toccanti testimonianze di solidarietà da parte della gente.

«Il dolore immenso per morte di Daniel è stato in parte alleviato dall'affetto che tante persone mi hanno dimostrato. In questi momenti di disperazione mi sono sentito attorniato dalla sensibilità di quanti stanno comprendendo il mio dramma e quello di mia moglie e dell'altro mio figlio David».

Pasquale Busetti è personaggio noto a Martinengo per essere stato fondatore della Pro loco e in passato consigliere comunale di maggioranza e assessore alla Cultura. Per volontà dell'associazione «Le botteghe di Martinengo» all'entrata di tutti i negozi sono stati esposti dei nastri bianchi listati a lutto, per ricordare la scomparsa del ragazzo.

«È il minimo che potessimo fare - hanno detto i commercianti - per onorare un ragazzo che andava salvato dopo lo choc dell'incidente. Una storia che poteva avere un altro epilogo e che ci ha commossi enormemente». In paese restano a mezz'asta le bandiere sugli edifici pubblici: rimarranno così fino al giorno dei funerali, quando sarà proclamato nuovamente il lutto cittadino.

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