Orio, lo scalo verso un maxi polo
Giovedì un vertice a Verona

Verona punta sulla Sea, che controlla Linate e Malpensa, per costituire un maxi polo degli aeroporti del Nord che comprende anche gli scali di Bergamo e Brescia. La scelta strategica sarà analizzata in un vertice in programma giovedì 10 marzo a Verona.

Verona punta sulla Sea, che controlla Linate e Malpensa, per costituire un maxi polo degli aeroporti del Nord che comprende anche gli scali di Bergamo e Brescia. La scelta strategica sarà analizzata in un vertice in programma giovedì 10 marzo tra i soci scaligeri dell'aeroporto Valerio Catullo che in questi giorni sta anche finalizzando l'alleanza con Brescia, e il management della Sea, a sua volta impegnato nelle trattative con la Sacbo di Orio al Serio e nell'iter di quotazione in Borsa. Nella riunione si dovrebbe anche capire meglio il ruolo di Sacbo in questo progetto.

In questi giorni procedono le grandi manovre per un'eventuale aggregazione tra Sea e Sacbo con la creazione di una holding comune mentre Camera di Commercio, Comune e Provincia di Verona non intendono limitarsi all'alleanza con Brescia e, prima di definirne i dettagli, vogliono precisare il futuro strategico del proprio polo aeroportuale, puntando all'intesa con Milano, anzichè con Venezia. Brescia, a breve, dovrebbe infine sottoscrivere un aumento di capitale che la porterebbe al 25% del Catullo, ma ci sono da limare alcuni dettagli su governance e valutazioni.

Un'architettura che continua a lasciare perplessi alcuni soci pubblici bergamaschi, anche se Ubi Banca (primo azionista privato di Sacbo con il 17,9%) non avrebbe preclusioni se si trova una soluzione valida per tutti in termini di numeri e governance.

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