«Montelungo, una città nella città»
I ricordi di un fante di Albino

«Sono uno degli ultimi militari ad aver prestato servizio alla Montelungo, sono di Albino e sono innamorato di Bergamo anche grazie alla Montelungo». Il racconto del fante Alfio Marinoni. Se vuoi inviare i tuoi ricordi sulla Montelungo scrivi a [email protected]

«Sono uno degli ultimi militari ad aver prestato servizio alla Montelungo, sono di Albino e sono innamorato di Bergamo anche grazie alla Montelungo. Ho vissuto molto intensamente e in modo variegato il servizio militare, sono arrivato alla Montelungo a settembre 1995, il primo mese mi hanno dato una branda alla "compagnia Trasmissioni" e dopo mi hanno spostato nella "compagnia Comando e Servizi"». Inizia così la lettera arrivata via mail a [email protected] dal fante Alfio Marinoni dopo il servizio fatto da L'Eco di Bergamo e il video girato all'interno della caserma cittadina. «All'inizio mi hanno assegnato l'incarico di postino e tutte le mattine dopo l'adunata per l'alzabandiera e la colazione uscivo a piedi per recarmi alla Caserma Scotti, utilizzata come foresteria e come sede dell'amministrazione della Brigata. Da qui, due volte al giorno, partivo sempre a piedi per il "giro posta" tra Scotti, Montelungo e Via Pignolo, dove a sinistra della fontana del delfino c'era il Palazzo con la sede del Comando Brigata - racconta il lettore -. Dopo un paio di mesi mi hanno cambiato l'incarico e mi sono fermato in uno dei tanti uffici su in via Pignolo. Era tutto fin troppo comodo e ogni tanto mi offrivo volontario per qualche "servizio" di guardia notturna sia in via Pignolo che alla Scotti ma anche alla piccola caserma usata solo come deposito in via Gasparini. La Montelungo era veramente una piccola città nella città, il suo compito era fornire il personale per il Comando Brigata (in via Pignolo e alla Caserma Scotti), per il Distretto Militare (dietro la torre delle Muraine) e c'era anche la sede della Banda della Brigata».

I ricordi si susseguono: «La notte prima di ogni congedo era una grande festa, lo scaglione che si congedava si adunava nel cortile e veniva suonato il Silenzio. Quando partiva l'assolo di tromba tutti noi stavamo ad ascoltare e non vedevamo l'ora di sentire il "nostro" silenzio. Il "mio" è suonato il 30 agosto 1996 e ancora adesso che ho quasi 40 anni e ho una bellissima figlia mi commuovo al ricordo... Fino ad oggi facendo il giro alla caserma per salire in Città Alta spesso mi chiedevo come sarebbe stato bello poterci rientrare... Purtroppo vedendo il vostro breve video girato all'interno della caserma mi sono reso conto che anni di abbandono l'hanno profondamente segnata, come rivedere dopo tanti anni un caro amico oramai in fin di vita...».

Se vuoi inviare i tuoi ricordi sulla Montelungo scrivi a [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA