Cinque madri per 100 orfani
I voti delle suore di padre Fulgenzio

«In Africa ci sono ventotto milioni di orfani, qui in Tanzania sono più di quattro milioni. Molti sono malati. Vede che abbiamo un gran lavoro da fare». Padre Fulgenzio dalla lunga barba sorride nella sua stanzetta al Villaggio della Gioia a Dar es Salaam

«In Africa ci sono ventotto milioni di orfani, qui in Tanzania sono più di quattro milioni. Molti sono malati. Vede che abbiamo un gran lavoro da fare». Padre Fulgenzio dalla lunga barba sorride nella sua stanzetta al Villaggio della Gioia a Dar es Salaam, la capitale che si affaccia sull'oceano Indiano.

Nella sala mensa ci sono quarantadue invitati che arrivano da Bergamo e sono qui per festeggiare: questa mattina cinque donne della Tanzania, cinque maestre di scuola, pronunciano i voti temporanei e diventano ufficialmente, canonicamente, religiose, cioè suore.

Sono le prime cinque suore del nuovo istituto voluto da padre Fulgenzio Cortesi, l'istituto delle «Suore missionarie mamme degli orfani per il mondo». È il primo istituto che prende vita nel nuovo Millennio, il primo dal 1964 quando nacque l'istituto di Madre Teresa di Calcutta.

Dice padre Fulgenzio al telefono nella sua cameretta: «Certo che sono felice. Di più. Sono confuso. Sono un povero uomo confuso. Sento che sta nascendo qualche cosa di importante per la nostra Chiesa, che questo è un grande dono di Dio. E sento che io sono un piccolo uomo che in qualche modo ha costruito questa realtà. Adesso noi abbiamo nel Villaggio della Gioia 104 orfani, altre sedici stanno per aggiungersi».

«Ma fuori dalla porta ce ne sono milioni. E come si fa a dire di no a chi chiede? Come si fa? Lei capisce perché io sono soltanto un uomo confuso. Soltanto penso che dobbiamo darci da fare, dobbiamo lavorare, aprire le porte, organizzarci per potere dare una mano. E pregare, pregare. Pregare il Signore».

Ci sarà il cardinale della Tanzania, monsignor Policarp Pengo, a benedire le cinque giovani donne: suor Veneranda, suor Maria Teresa, suor Augusta, suor Ildegarda, suor Imelda, la più giovane ha venticinque anni, la più vecchia trentacinque.

Dice padre Fulgenzio: «Sono cinque donne, cinque maestre che arrivano da cinque diverse tribù della Tanzania. Altre ventitré sono in cammino lungo i tre momenti: aspiranti, postulanti e novizie. Abbiamo scelto la data non a caso: il 25 marzo si ricorda l'Annunciazione dell'angelo a Maria, l'annuncio della sua prossima, straordinaria maternità. E le nostre suore saranno anche loro madri, abiteranno nelle casette con gli orfani, ogni casetta sarà una famiglia all'interno di una famiglia più grande che è il villaggio».

Fulgenzio Cortesi, 74 anni di Castel Rozzone, è un padre passionista. Venne ordinato sacerdote nel 1963. L'Africa, la missione, sono sempre state il suo sogno.

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