Moto sui monti: prove di dialogo
Comunicato congiunto Cai-Fim

Dopo la denuncia, il dialogo. Tra gli appassionati delle due ruote e il Cai - che aveva indirizzato a tutte le istituzioni provinciali una lettera aperta sullo spinoso tema dell'eccessiva presenza di mezzi motorizzati sui sentieri montani - il clima si sta mettendo al bello.

Dopo la denuncia, il dialogo. Tra gli appassionati delle due ruote e il Cai - che nelle scorse settimane aveva indirizzato a tutte le istituzioni provinciali una lettera aperta sullo spinoso tema dell'eccessiva presenza di mezzi motorizzati sui sentieri montani - il clima si sta mettendo al bello.

I toni - almeno quelli del comunicato congiunto tra Club alpino italiano e Federazione motociclistica italiana - sono ancora molto cauti e sfumati, ma dalla riunione che giovedì sera ha visto i rappresentanti delle stesse associazioni sedersi allo stesso tavolo, qualcosa è uscito.

«Si è discusso lungamente dei principi fondamentali che animano le due associazioni - si legge -, con piena convinzione di entrambe le parti che ogni cittadino debba avere diritto di fruizione del patrimonio naturale nel fermo dovere di rispettare la salvaguardia dell'uomo e della natura e nel completo rispetto delle leggi vigenti».

«Cai e Fmi - prosegue il comunicato - hanno avviato il dialogo all'insegna dell'interesse e del rispetto reciproci che presto porterà a un tavolo tecnico territoriale dove si discuteranno nel dettaglio le ipotesi di lavoro per superare le criticità legate al transito motorizzato su sentieri e mulattiere di montagna della Regione Lombardia e, in particolare, della provincia di Bergamo. Sono stati analizzati e discussi alcuni accorgimenti sportivi e tecnici per individuare soluzioni eque, con eventuali proposte di natura normativa da sottoporre alle autorità competenti».

Quali siano queste proposte normative ancora non si sa, ma le ipotesi sul tavolo, fermo restando il divieto di scorrazzare sui tracciati di montagna, potrebbero riguardare una differenziazione per quota o stagionalità, ma anche l'individuazione di giornate dedicate alle due ruote in modo da consentire la frequentazione di alcuni percorsi agli appassionati delle discipline motociclistiche.

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